La fine del lockdown vede schiudere i battenti agli enti culturali nazionali

 

L’apertura dei musei – emanata a fine maggio – è in ordine sparso, di regione in regione, ed è gestita nella massima prudenza. Al via dunque prenotazioni online per una nuova ripartenza culturale.

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Emblematico restart, quello post-Covid, combaciato lo scorso 18 maggio con la Giornata internazionale dei musei. Una coincidenza quasi propiziatoria per esorcizzare i tagli al MoMa (NY) e – nel caso italiano – un calo di 19 milioni di visitatori con perdita, corrispondente, di 78 milioni di euro: numeri ben diversi dalle stime che prevedevano un incremento del numero di visitatori dei musei statali dell’8,1% rispetto al 2019 e un aumento degli introiti lordi del 12,8%.

All’appuntamento per la ripartenza, si fanno trovare pronti gli scavi di Paestum, Gnam e Galleria Borghese. A seguire la riapertura di Colosseo, Museo egizio di Torino, Pompei, Musei e Parchi archeologici siciliani, MarTa di Taranto e Galleria comunale di Cagliari. In Liguria riapre la tanto attesa mostra sullo street artist Banksy presso il Palazzo Ducale di Genova. Ripartenze rallenty invece in Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Marche. Stand-by per Pinacoteca di Brera e Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria.

Tra le prime mostre a riaprire c’è anche la kolossal “Raffaello 1520-1483” presso le Scuderie del Quirinale, riaperta in occasione della Festa della Repubblica. Ad accogliere i visitatori e dare l’esempio per le misure di sicurezza da adottare sono il ministro Franceschini e il direttore Mario de Simoni. La riapertura dei musei prevede difatti una fruizione diversa e riformulata.

Le misure anti-contagio per la fruizione culturale

La sicurezza e la direzione generale degli spazi culturali sono coadiuvate dalle Linee Guida esposte dal Ministero per i beni e le attività culturali. Prima di tutto è di grande importanza l’informazione sulle misure di prevenzione da adottare, e sul piano di accesso per i visitatori (giorni di apertura, orari, numero massimo di visitatori e sistema di prenotazione). Quest’ultimo dovrà essere esposto e comunicato anche online. Tramite il termo-scanner sarà rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura maggiore ai 37,5 °C.

I visitatori – come anche il personale dei centri culturali – hanno l’obbligo di indossare mascherina e osservare un distanziamento interpersonale di almeno 1 metro. L’area reception sarà delimitata da barriere fisiche adeguate a prevenire il contagio tramite droplet, e munita di soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani.

L’apertura dei musei prevede inoltre percorsi espositivi evidenziati con segnaletiche sul pavimento e pannelli esplicativi per ricordare e favorire il distanziamento interpersonale tra i visitatori. Verranno assicurate pulizia e disinfezione specifiche delle superfici, degli ambienti e dei servizi igienici. Favorito anche il ricambio d’aria negli ambienti interni e limitato l’utilizzo degli ascensori. Eventuali audio-guide o supporti informativi potranno essere utilizzati solo se adeguatamente disinfettati al termine di ogni utilizzo.Eventuali attività divulgative dovranno tenere conto delle regole di distanziamento sociale e si suggerisce di organizzarle attraverso turni, preventivamente programmati e privilegiando gli spazi aperti.

Le strategie alternative l’apertura: i musei diffusi

Oltre all’aiuto da parte del Decreto legge Rilancio si parla molto di soluzioni di sussidiarietà tra pubblico e privato volute dal basso. Il museo diffuso, a differenza di quello tradizionale, crea i suoi percorsi di visita all’interno di un’area geografica, sviluppando cittadinanza attiva e dialogo con gli enti pubblici. Luoghi, avvenimenti, antichi mestieri e personaggi storici vengono uniti attraverso itinerari tematici. In questo contesto il museo riesce ad attrarre i turisti in zone del territorio poco conosciute ed incentivare quindi il settore Cultura e Turismo.

Il caso senese

La Fondazione Musei senesi – che coordina oltre 40 musei diffusi sul territorio provinciale – prevede una campagna di raccolta fondi chiamata #sostengolacultura. Attraverso la piattaforma TicketCloud, è possibile fare una donazione attraverso la quale si riceverà un biglietto da utilizzare entro il mese di giugno 2021 in uno dei musei senesi. Per ogni contributo di 10 euro corrisponderà una visita per due persone; a fronte di 15 euro, un biglietto per la famiglia con due under 18; con 30 euro un gruppo di quattro persone e con 50 euro, di sei.

 

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Martina Tolaro

Martina Tolaro

Martina Tolaro, curator ed editor freelance. Ho collaborato con imprese culturali creative nazionali e artisti internazionali. Scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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