Il vespaio di fake news ha distorto l’informazione sul vaccino anti-Covid. Ecco cosa c’è di vero

 

In un momento tanto delicato come questo, in cui è in fase sperimentale una cura per l’immunizzazione massiva dal virus, bisogna difendersi dal caos delle fake news che crea “infodemia”, prediligendo fonti di informazione adeguate che trattino l’evidenza scientifica. Ci vengono incontro gli alti vertici della sanità spiegandoci le varie fasi di realizzazione del vaccino e gli studi a livello mondiale sulla sua sperimentazione.

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Come funziona la sperimentazione di un vaccino?

Come ci informa l’AIFA (Agenzia italiana del farmaco), lo sviluppo di un vaccino è un lavoro lungo e delicato che si svolge in un tempo sperimentale pre-clinico e clinico, e che include studi in vitro e studi su modelli animali. Lo studio pre-clinico determina la risposta immunitaria, il profilo tossicologico e le prime evidenze di efficacia e sicurezza su un organismo vivente.

Lo studio clinico, cioè sperimentato sull’uomo, prevede 4 step. Durante i primi 3 si definiscono le dosi da somministrare per raggiungere l’immunizzazione, l’efficacia del vaccino e le reazioni avverse. Importante aggiungere che il primo step prevede la somministrazione del vaccino sperimentale a 15-30 volontari, il secondo step a circa 100 e il terzo a 1000.

Il terzo step è fondamentale per definire l’efficacia e la sicurezza del vaccino prima di metterlo in commercio. Il quarto step, invece – molto più lungo in fatto di tempistiche –, consiste nel monitoraggio degli effetti del vaccino su tutta la popolazione mondiale, nella fase successiva alla sua diffusione.

Quante sono le sperimentazioni a livello globale?

Secondo l’OMS (Organizzazione mondiale della sanità) allo stato attuale esistono 42 vaccini in studio sperimentale clinico e 151 in studio pre-clinico. Dei 42 prima indicati, riportiamo in tabella i 12 vaccini che secondo la rilevazione Oms del 2 ottobre hanno intrapreso la fase 3. Questi si distinguono per nome del produttore (I colonna); tipo di vaccino, ossia la modalità con cui viene preparato (II colonna); numero di dosi da somministrare (III colonna) e via di somministrazione (IV colonna).

 

 

Diverse sono le ipotesi lette sui media riguardanti la tempistica di produzione del vaccino anti-Covid. Considerando le complesse fasi di sperimentazione del vaccino, è ancora impossibile stabilire con certezza quando verrà lanciato sul mercato. Gli organi mondiali di ricerca scientifica convengono nel privilegiare dunque la sicurezza e l’efficacia dei dati statistici e le evidenze emerse nelle varie fasi di produzione.

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Martina Tolaro

Martina Tolaro

Martina Tolaro, curator ed editor freelance. Ho collaborato con imprese culturali creative nazionali e artisti internazionali. Scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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