Coronavirus e interior-design, salute e sicurezza legati alla progettazione dello spazio che ci circonda

 

Un elemento in fase di analisi da parte degli esperti, dall’emergenza Coronavirus in poi, è il rapporto che lega tutto ciò che riguarda salute e sicurezza con l’interior-design, ovvero la progettazione degli spazi – interni ed esterni – che ci circondano.

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Il Coronavirus ci spinge a essere prudenti ma anche a evolvere, trovando soluzioni efficaci per contenere l’emergenza. Questo significa che, come molti altri settori, anche l’interior-design e quindi tutto ciò che sta alla base della progettazione dello spazio con cui interagiamo, si debba ricalibrare in base a criteri di sicurezza e salute.

Quando parliamo di evoluzione, partiamo dal presupposto che non si tratterà di piccole accortezze ma di vere e proprie innovazioni di concetto.

Ci sembra doveroso sottolineare come si evolveranno sia la comunicazione di un’ impresa di interior-design, sia i prezzi, che le tendenze. In questo articolo, ci concentreremo però su quelli che sono gli aspetti concettuali che cambieranno in materia di progettazione dello spazio.

 

Una nuova sfida. I presupposti da cui partire

La prima riflessione che facciamo riguarda l’isolamento forzato in caso di contagio. Progettare un ambiente in grado di accompagnare il contagiato per tutto il periodo della quarantena è la prima sfida che si devono porre architetti e interior-designer.

Seconda riflessione: tutti gli spazi pubblici e privati andranno ripensati in un’ottica più attenta in materia di sicurezza e salute.

Stanley Sun (architetto, fondatore di Mason Studio), ha evidenziato in questo senso un elenco di modifiche da apportare.

 

La progettazione dello spazio in diverse situazioni

Combinare ambienti fisici e ambienti virtuali

Il primo suggerimento è proprio quello di collegare lo spazio fisico in cui ci muoviamo con quello in cui ci connettiamo da pc, tablet o smartphone.

Un esempio sono le videoconferenze. Lo spazio fisico necessiterà di un audio chiaro dove il suono non venga trasmesso in modo soffocato o con riverbero. La luminosità sarà anch’essa importante, quindi: no a luci basse che creino troppe ombre, sì a luci naturali.

I colori dovranno avere tonalità in grado di trasmettere comfort e serenità.

 

Distanziamento, sì, ma come?

Sono necessarie delle barriere per evitare assembramenti ma con un occhio di riguardo a come verrà percepita questa esperienza dalle persone. Bisogna infatti  far sì che la barriera sia intesa nel modo corretto e non come una forzatura. Questa è un’altra grande sfida che dovrà superare il settore. Servono infatti spazi flessibili e versatili e soprattutto elementi che permettano il distanziamento senza ostacolare però l’interazione.

 

Uffici in casa

Sono necessari, ora più che mai, spazi adibiti a svolgere mansioni di ufficio in casa. L’ennesima sfida, quindi, sarà progettare spazi di lavoro in strutture abitative molto piccole.

 

Il buon senso e il rispetto delle regole

 

Al di là di tutte le strategie che ogni settore imprenditoriale o associazione possa mettere in atto, ci sembra ovvio sottolineare l’importanza del buon senso e del rispetto delle regole. Due cose fondamentali senza le quali nemmeno i migliori progetti di interior-design potrebbero assumersi la responsabilità di combattere contro l’emergenza di oggi.

 

 

 

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Giovanni Cugliari

Giovanni Cugliari

Giovanni Cugliari collabora con BuoneNotizie.it grazie allo stage annesso al percorso di formazione dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo per diventare giornalista pubblicista.

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