Covid-19: anche in casa il rischio di contagio non è da escludere a causa della qualità dell’aria. Cosa si può fare?

Se il Covid ci ha più o meno costretti a stare in casa per non esporci al rischio di contagio, l’aria che respiriamo in casa potrebbe compromettere tutti gli sforzi messi in atto per evitare di ammalarci. Vi starete sicuramente chiedendo: rischio il contagio anche in casa, visto che non sono all’aperto? La risposta non è del tutto chiara e cela più di una sfumatura.

Come si contrae il Covid? Cosa sappiamo (e cosa non sappiamo)

Partiamo dall’inizio. Il Covid-19 si contrae con più probabilità e frequenza stando a contatto con una persona già infetta (che manifesti i sintomi o meno, poco importa) attraverso le goccioline del respiro, la saliva o con un colpo di tosse. Così come toccandosi con le mani o col corpo, baciandosi o avendo rapporti sessuali. Quindi tutto ciò che riguarda il contatto stretto con un individuo positivo, può portare alla trasmissione del virus.

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Per questo motivo è obbligatorio mantenere le misure di sicurezza come il metro di distanza, lavarsi le mani spesso e indossare una mascherina protettiva. Detto ciò c’è un particolare che abbiamo omesso o meglio, non abbiamo approfondito: si tratta dell’aria che respiriamo in un ambiente chiuso.

Molto meno, invece, si sa del rischio di contagio in un ambiente chiuso, come quello in cui stiamo trascorrendo la totalità delle nostre giornate. Uno starnuto libera nell’aria fino a 2 milioni di goccioline, un colpo di tosse all’incirca 1 milione e il solo parlare a voce alta quasi 3.000. Le particelle virali molto piccole (inferiori a 0.1 micron) possono permanere nell’ambiente come aerosol secondario, in una fase in cui tanti aspetti sono in fase di studio è opportuno adottare qualche accortezza” ha affermato l’epidemiologo Francesco Forastiere in tempo di lockdown.

Qual è il luogo di casa dove siamo più esposti al contagio del Covid-19?

Questa è una bella domanda che però, attraverso uno spunto di riflessione, offre anche una risposta. Il luogo di casa in cui siamo più esposti al rischio di contagio del Covid-19 è la nostra stanza da letto durante la notte. Il motivo è riconducibile al possibile propagarsi del virus nell’aria che respiriamo in un ambiente chiuso.

Quindi è facile dedurre l’importanza di aprire molto spesso le finestre per arieggiare l’ambiente. La ventilazione va soppesata in base alla grandezza del locale e al numero di persone presenti. “Si raccomandano dai 3 ai 6 ricambi all’ora”, suggerisce sempre Forastiere.

Per arieggiare, si consigliano inoltre gli orari in cui c’è meno traffico oltre che un’attenta pulizia delle prese e delle griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori (con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%).

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Giovanni Cugliari

Giovanni Cugliari

Giovanni Cugliari collabora con BuoneNotizie.it grazie allo stage annesso al percorso di formazione dell'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo per diventare giornalista pubblicista.

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