E’ stato presentato ieri a Roma un nuovo dispositivo per le donne vittime di violenza e stalking: si chiama “Angel” ed è uno speciale telefono cellulare che, con un apposito comando, attiva il collegamento immediato con il più vicino centro antiviolenza – il quale, a sua volta, può allertare la polizia e farla intervenire. L’importante iniziativa, già in fase sperimentale a Roma, e presto attiva su tutto il territorio nazionale, è stata presentata da Vodafone, Polizia di Stato e Fondazione Bellisario alla presenza del ministro del Lavoro Elsa Fornero.

La sperimentazione del nuovo dispositivo “Angel” (nella foto sotto, il logo dell’iniziativa) è stata condotta per un anno, in collaborazione con la Questura di Roma e con il coordinamento della Fondazione Pangea e dell’Associazione Differenza Donna, su un campione di 33 donne vittime di atti persecutori. In questa fase, le richieste di aiuto sono state 21 e ben 7 le richieste di intervento da parte delle forze dell’ordine. In questo campione, la maggior parte dei comportamenti persecutori sono stati messi in atto dal partner o dall’ex partner, a conferma del fatto che la violenza sulle donne avviene quasi sempre all’interno della famiglia.

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Nel 2011 su circa 8.000 reati persecutori denunciati in Italia, più del 77% dei casi hanno avuto come vittima una donna. Dall’entrata in vigore della legge sullo stalking il fenomeno è emerso in modo allarmante, portando alla luce centinaia di richieste di aiuto da parte delle vittime. Ma ecco che arriva un nuovo cellulare in aiuto delle vittime: davvero una buona notizia. In questo primo momento, spiega Vodafone,  di sperimentazione sono coinvolte 33 donne ad alto rischio di violenza.

Il funzionamento è molto semplice: alle donne ad alto rischio di violenza è stato dato in consegna un cellulare dotato di una tecnologia, realizzata da Vodafone, che consente di richiedere, tramite un semplice pulsante, supporto nel momento in cui se ne ha necessità (24h su 24h). Una volta premuto l’apposito tasto, automaticamente parte la richiesta al centro antiviolenza che rileva la chiamata, identifica la vittima attraverso il terminale e, se possibile, comunica con lei fornendole supporto psicologico e assistenza, oppure va in ascolto ambientale, visualizza la posizione geografica grazie al GPS e, in caso di imminente pericolo per la donna, passa la segnalazione con le informazioni alla Questura, che invia una volante sul posto.

“Un’azienda deve preoccuparsi del futuro delle persone, contribuire alla costruzione di un contesto sociale equilibrato e favorevole a sviluppare il sistema economico di una impresa, con uno sguardo di lungo periodo” ha detto l’amministratore delegato di Vodafone Italia, Paolo Bertoluzzo, spiegando l’iniziativa “Vodafone Angel”. “Il 40% dei quadri di Vodafone sono donne e con Angel vogliamo dare più sicurezza e migliorare la qualità della vita di tutte le donne”.

Per il vice capo della Polizia, Francesco Cirillo, quello dello stalking è stato per anni un “problema sottaciuto da parte di tutti, forze dell’ordine comprese. Un silenzio colpevole ha sottolineato Cirillo. Poi si è arrivati nel 2009 alla legge che ha introdotto il reato di atti persecutori, che però, ha aggiunto, è ancora inattuata nella parte che riguarda la raccolta dati. Su questo, ha risposto il Ministro del lavoro, Elsa Fornero: “Abbiamo fatto una convenzione con l’arma dei Carabinieri per raccogliere dati e anche un progetto con l’Istat per indagare sulla violenza verso le donne. Il Governo ha molta sensibilità su questo fronte”.

“La violenza sulle donne non è un fatto culturale”, ha proseguito,“non c’è sempre un’associazione fra l’ignoranza e la violenza. Questo tipo di violenza è pervasiva perchè è troppo tollerata, e la legge sullo stalking è stato un passaggio fondamentale. Le leggi devono diventare patrimonio sociale, entrare nel tessuto sociale ed è quello che stiamo facendo”.

“Credo che le norme, per essere davvero efficaci, devono diventare parte della coscienza civile, e quando lo sono, ci si adegua e bisogna pensare che anche uno schiaffo è un’offesa grave che la coscienza civile non può tollerare più”, ha concluso il Ministro, “Quando penseremo questo vorrà dire che la norma sarà quasi superflua, perchè i comportamenti saranno completamente adeguati”.

Ben venga, quindi, il nuovo dispositivo “Angel” (nome appropriato), l’angelo “custode” collegato direttamente con la centrale di polizia, da utilizzare in caso di atti persecutori: una buona notizie e un aiuto concreto per tutte le donne vittime di violenza e stalking.

Fonti:  lab.vodafone.it  e  www.repubblica.it

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No Comments

  • Lazza ha detto:

    Sarebbe interessante interrogarsi su quanti soldi si farà Vodafone approfittandosi di questi atti ignobili ai danni delle donne…