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"Leggimi un libro": la cultura alla portata di tutti.

L’accesso alla cultura come diritto garantito dalla legge, anche, e soprattutto, per coloro che per deficit fisici di varia natura incontrano delle naturali difficoltà a rapportarsi con il sapere. E’ questo il significato di fondo di “Leggimi un libro”, iniziativa promossa dal sito Dirittoallacultura.org. La campagna si concretizza nel dare la possibilità ai disabili di conoscere il fascino dei libri attraverso una semplice tecnologia, ottenibile attraverso un registratore (analogico o digitale).
Tutta l’iniziativa si inquadra in un percorso più ampio che mira anche ad implementare il mercato del libri “accessibili”, a moltiplicare i servizi che le biblioteche pubbliche offrono ai diversamente abili e a cercare i cosiddetti “donatori di voce”, primi artefici del cosiddetto “audiolibro”.
Per aderire a “Leggimi un libro” occorre contattare il proprio bibliotecario per informarsi circa le opere richieste; leggere in modo chiaro ed espressivo, né troppo veloce ne troppo lento; possedere un registratore stereo dotato di microfono esterno.
Queste le dichiarazioni di Fernando Torrente, responsabile del C.I.S.A.D. (Centro Informatico di Sperimentazione Degli Ausili Didattici): “Nonostante i valori positivi proposti, bisognerebbe incrementare la diffusione dei prodotti digitali che consentono una maggiore fruizione e interazione da parte del disabile e una sensibile riduzione di tempo per le biblioteche che riuscirebbero a garantire un maggior flusso di informazioni ad un più vasto numero di utenti, che ne trarrebbero indubbi vantaggi se venissero sempre più costantemente messi nella condizione di utilizzare apparecchiature digitali”.

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