Cultura & Tempo Libero

Innovazione e sostenibilità per l'architettura italiana

Fino al 20 luglio l’Italia apporta il suo contributo al London Festival of Architecture 2008. Il Festival, intitolato “Fresh!”, è la più innovativa, dinamica e poliedrica manifestazione dedicata all’architettura che, non a caso, si svolgerà nella più trendy delle capitali europee. L’Italia vi partecipa per la prima volta col progetto Sustainab.Italy, che prevede una mostra, un video e numerosi incontri sul tema della sostenibilità dell’architettura. Su 174 progetti inviati, i curatori ne hanno selezionati ben 41, tutti all’insegna della sostenibilità ambientale, emblema di tutta una nuova generazione di giovani architetti italiani.

L’ evento nasce come parte di una ricerca più ampia, avviata nel 2006 dal MiBAC, per mettere a sistema riflessioni sull’idea di “sostenibilità” nell’architettura in Italia e su quanto questo influenzi le ricerche progettuali in corso. Con la prima tappa, “Contemporary ecologies. Energies for Italian Architecture”, curata da Luigi Prestinenza Puglisi in occasione della V Biennale di Architettura di Brasilia nel 2006 e nel 2007 ad Hanoi, è emersa la ricchezza di progetti di qualità realizzati in questi ultimi anni. L’attenzione all’uso sostenibile delle risorse energetiche, ambientali, naturali non solo fa parte integrante del processo di progettazione ma fornisce stimoli e spunti per sviluppare nuove linee di ricerca e innovazione.

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Con questa seconda tappa si amplia il panorama. Sustainab.Italy è un progetto che nasce con l’obiettivo di monitorare e sostenere le punte d’eccellenza della produzione architettonica sostenibile italiana. Frutto di un bando pubblico, numerosi i progettisti italiani che hanno risposto all’invito presentando progetti che coniugano la qualità formale ed estetica con le istanze sociali, il rispetto dell’ambiente, l’innovazione e il recupero del patrimonio edilizio. I 41 progetti selezionati dai curatori inglesi, mostrano la vitalità dell’architettura italiana contemporanea, la sua capacità di confrontarsi con le sfide del nostro tempo e di trovare soluzioni innovative.

Numerosi sono i progetti di qualità, che hanno creato un terreno fertile per una via italiana alla sostenibilità, dove il patrimonio culturale e il territorio sono risorse primarie da sottoporre a tutela. Ma il principale obiettivo della partecipazione italiana è, senza dubbio, quello di dare una risposta alle montagne di immondizia e alle numerose discariche abusive che hanno appannato l’immagine internazionale italiana, alle quali si contrappone la forza attiva del progetto di architettura come pratica di costruzione culturale della realtà contemporanea.

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Domenico Margiotta

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