Il Touring Club italiano ha ideato l’iniziativa degli sms solidali per rilanciare i luoghi della cultura come bene comune.

Dal 13 al 26 settembre 2021 è possibile donare al numero solidale 45590 per sostenere il progetto “Aperti per Voi” di Touring Club, l’associazione che da 127 anni si prende cura dell’Italia e dei suoi luoghi della cultura come bene comune e aperto a tutti.

Touring Club, servitore civile della cultura

I luoghi “Aperti per Voi” attualmente sono 82, distribuiti in 33 città di 13 regioni italiane. Dalla Chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore a “I Tesori della Ca’ Granda” a Milano, da Palazzo Borromeo, Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede a Roma, al Teatro di Corte della Reggia di Caserta. Dalle chiese della SS. Trinità e di Santa Maria Maddalena a Cremona a Santa Maria de’ Lama a Salerno fino a Palazzo Betta-Grillo a Rovereto, ultimo luogo acquisito dal progetto. Dal 2005, anno di inizio del progetto, i visitatori accolti sono stati complessivamente quasi 19 milioni.

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La pandemia ha portato alla chiusura di molti luoghi interessati dall’iniziativa e, in generale, a un calo del turismo: Touring Club intende rilanciare, anche con l’iniziativa degli sms solidali, uno dei settori più penalizzati dalle restrizioni. Arianna Fabri, direttore marketing e fundraising del Touring Club Italiano, descrive così la mission dell’associazione:

“Siamo da sempre servitori civili del Paese. Touring Club opera in accordo con gli enti proprietari dei luoghi e – “adottando simbolicamente i luoghi” – collabora per garantire l’accesso a un ampio pubblico di visitatori, valorizzare i beni culturali, creare senso di appartenenza tra i volontari (cittadini) e il patrimonio culturale della città”. 

La pandemia ha portato alla chiusura non solo dei luoghi “Aperti per voi”, ma in generale di tutti i siti culturali italiani. La ripartenza ha portato con sé numerosi problemi, anche per quanto riguarda il capitolo della formazione dei volontari.

L’importanza della formazione

“Un silenzio assordante ha impregnato questi luoghi, rimasti vuoti, abituati ad accogliere moltissimi visitatori incantati dalla loro bellezza”, continua Arianna. “Sono stati mesi difficili in cui Touring Club Italiano ha lavorato intensamente per prepararsi alla loro riapertura, coinvolgendo i soci volontari dell’accoglienza in una formazione ad hoc e redigendo i necessari protocolli per il contenimento del rischio di contagio”.

Le numerose “ondate” della pandemia hanno però reso evidente che non si poteva solo chiudere i luoghi dell’arte e del turismo. Era necessario pensare a una riapertura che tenesse conto dell’emergenza ancora in atto e scongiurasse chiusure permanenti.

“Il peggioramento della situazione sanitaria ha imposto una nuova chiusura dei luoghi di cultura che hanno visto ripiombare il silenzio dopo solo qualche mese dominato dalla speranza. E’ stato quindi necessario ripartire da zero con i soci volontari affinché fossero formati sulle note operative da adottare all’interno dei siti, ma anche per continuare a tenere viva la loro motivazione”. 

Volontari, il cuore pulsante del progetto

Touring Club non esisterebbe senza i suoi volontari: Arianna Fabri lo sottolinea con forza.

“Ciò che ci dà speranza è che anche in pieno lockdown abbiamo ricevuto moltissime richieste (il maggior numero mai raggiunto) di candidature per diventare volontari, quasi a confermare come la cultura e la bellezza possano essere un “ingrediente” importante per cercare di reagire anche nei momenti più bui. I nostri soci volontari rendono sistematicamente accessibili luoghi e beni culturali che altrimenti rimarrebbero chiusi. Non si limitano ad una attività di sussidiarietà, ma facilitano un rapporto virtuoso tra comunità ospitante e comunità dei viaggiatori attraverso l’accoglienza e fanno sì che i residenti conoscano la loro storia e che i viaggiatori si “impossessino” del patrimonio estremamente attrattivo del nostro Paese. I soci volontari non sono guide turistiche: sono invece la testimonianza che il futuro di una comunità può essere costruito dal basso. Sono un’energia irrinunciabile che si esprime con il plurale “noi” e non con il singolare “io”.”

I soci volontari di Touring Club sono circa 2000, che donano complessivamente 150.000 ore l’anno per mantenere vivi oltre 80 luoghi d’arte e cultura che altrimenti non sarebbero fruibili.

Touring Club si fa anche portavoce di un’iniziativa che potrebbe cambiare il modo in cui viene percepita la figura del volontario.

“Recentemente 170 personalità della società civile hanno sottoscritto un appello perché il volontariato venga riconosciuto come patrimonio dell’umanità“. 

Si tratterebbe di un’evoluzione di carattere culturale che cambierebbe la percezione del volontario come figura legata al semplice mutualismo culturale, collocandola all’interno di una mutata sensibilità di carattere umanistico di cui il nostro Paese ha estremo bisogno.

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Giulia Zennaro

Giulia Zennaro

sono una giornalista freelance di cultura e società, scrivo come ghostwriter, insegno in una scuola parentale e tengo laboratori di giornalismo per bambini. Scrivo per Hall of Series e theWise Magazine e, naturalmente, BuoneNotizie.it: sono diventata pubblicista grazie al loro laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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