Organizzare lo spazio scolastico per favorire nuovi modelli di apprendimento
L’ambiente scolastico, sia fisico che sociale, è decisivo sulla qualità degli apprendimenti e sullo sviluppo psico – fisico dello studente: condiziona il suo comportamento e favorisce la socializzazione. Lo spazio della classe, in qualità di ambiente fisico, può incidere sul rendimento scolastico.
In molte scuole italiane la strutturazione dell’aula è centrata sulla cattedra e sul docente, favorendo un insegnamento tradizionale o trasmissivo: i banchi sono disposti rigidamente in file, l’apprendimento avviene attraverso acquisizione (lezione) e applicazione (valutazione) delle conoscenze e lo studente è un soggetto passivo che non partecipa attivamente all’apprendimento e non lo fa proprio.
Per far fronte a questo modello tradizionale di aula, ormai superato, il MIUR ha stilato delle linee guida per modificare lo spazio e l’insegnamento, adattandoli alle esigenze degli studenti di oggi e ai cambiamenti del sistema scolastico.
Lo spazio scolastico come fattore emotivo e di apprendimento: la disposizione dei banchi e i colori delle pareti
La disposizione dei banchi può variare in relazione agli obiettivi formativi e allo spazio disponibile. In caso di spiegazione diretta dalla cattedra, di copiatura alla lavagna, o di verifica, si consiglia l’allestimento a platea, mentre l’allestimento a rettangolo facilita la socializzazione e il lavoro di gruppo. La disposizione a isole promuove le attività di laboratorio (pratiche), secondo cui la conoscenza nasce dall’esperienza. L’allestimento a ferro di cavallo favorisce i compiti di discussione. Disporre i banchi a serpentone sostiene la socializzazione e l’integrazione di studenti con difficoltà. L’allestimento ad anfiteatro privilegia la lezione partecipata e permette una buona visione frontale.

Organizzazione dello spazio in classe: la disposizione dei banchi
Il colore delle pareti classifica le aree scolastiche in base al loro utilizzo. Per ingresso e atrio si consiglia l’arancione perché favorisce serenità ed entusiasmo. Nelle aree di passaggio e i corridoi meglio azzurro cielo, o verde acido, perché trasmettono tranquillità e senso di grandezza. Per gli spogliatoi e i bagni sono preferibili varie tonalità di azzurro cielo per un maggior senso di pulizia e freschezza. Nelle aree ricreative, giallo e arancione stimolano attività, positività e movimento. All’interno dell’aula, per le pareti frontali e posteriori, si consigliano il giallo chiaro solare, o l’arancione tenue, in quanto favoriscono l’attività mentale, le capacità logiche e l’operosità, mentre per le pareti laterali, il verde acido riconduce alla natura, stimolando calma e riflessione.
Nuovi modelli di apprendimento: ricerche e progetti finalizzati alla partecipazione attiva degli studenti
Da anni, l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (Indire) realizza studi per sostenere l’innovazione e la partecipazione attiva degli studenti nelle scuole del nostro Paese. Le ricerche riconducono ad alcune scuole estere come l’asilo giapponese Fuji Kindergrten, in cui la struttura è considerata un enorme parco giochi, o la scuola danese Orestad Gymnasium dove non si usa la carta ma il tablet e le lezioni, svolte soprattutto in gruppo, si alternano a momenti ricreativi in cui i ragazzi si rilassano su cuscini e puff, o partecipano attivamente a eventi della comunità scolastica, mentre nella scuola svedese Vittra Telephonplan le lezioni si svolgono in spazi aperti e complementari dove si lavora con le mani, la voce e il corpo.
Esempi pratici di innovazione e sviluppo in Italia
Il programma Tutti a Iscol@, in Sardegna, migliora le competenze degli studenti e contrasta il fenomeno della dispersione scolastica mediante tre linee di intervento: il potenziamento delle competenze di base, la progettazione di laboratori didattici innovativi e il supporto psicologico per favorire l’inclusione.
Una ricerca dell’Università di Sassari dimostra che i bambini richiedono e traggono giovamento da spazi più ampi, con arredi idonei, dove sia più facile e piacevole imparare e confrontarsi con compagni e insegnanti.
Nel progetto Scuola senza Zaino, fondato da Marco Orsi, si parte dal gesto simbolico di togliere lo zaino, fino alla suddivisione dell’aula in aree di lavoro: la zona tavoli dove si conducono attività individuali o in gruppo, l’agorà dove si dà inizio alla giornata, ci si confronta, si ascolta e si discute, i laboratori dove si lavora in coppia, o individualmente.
Secondo tali ricerche, la realizzazione di un ambiente scolastico innovativo, si basa sui seguenti principi: l’aula come soggetto del progetto educativo, in grado di promuovere socialità, conoscenza e creatività, la vivibilità come ricerca di comodità e benessere, la sicurezza come diritto e cultura della salute e l’educazione all’ecologia e al rispetto dell’ambiente.
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