Pier Paolo Pasolini (Bologna 5/3/1922 – Roma 2/11/1975) è stato oggettivamente uno dei più grandi interpreti del secolo scorso, che ha saputo rappresentare in ogni forma d’ arte, dalla poesia alla narrativa, dal cinema alla passione per il disegno, attraversando la politica e il calcio. Perché, come diceva lui “Dopo la letteratura e l’eros, il calcio è uno dei piaceri più grandi della vita“. In occasione del centenario della nascita di Pasolini sono partite diverse iniziative culturali per omaggiare il grande intellettuale, eventi  che lo ricorderanno per l’intera durata dell’anno, coinvolgendo i luoghi più importanti della sua vita ma anche il resto della Penisola. 

Centenario Pasolini: Casarsa, la città del cuore

Pier Paolo Pasolini è nato il 5 marzo a Bologna da un ufficiale militare dell’ esercito, Guido, di origine ravennate, e da Susanna Colussi, maestra di Casarsa. A causa del lavoro paterno fu costretto a spostarsi spesso, tuttavia Casarsa della Delizia (PN) ha rappresentato una costante della sua vita, un luogo del cuore, dove ha trascorso la sua infanzia, molte estati dell’adolescenza e dove ha vissuto il Dopoguerra fino al 1950, anno del trasferimento a Roma. A Casarsa è sepolto insieme a sua madre ed è ubicata la casa materna, oggi Centro Studi Pier Paolo Pasolini, che è possibile visitare gratuitamente seguendo un percorso tematico che racconta la storia di Pasolini tra documenti originali (pagelle scolastiche, prime edizioni di raccolte poetiche e romanzi, locandine di spettacoli teatrali) e fotografie (si segnalano in particolare la sala del calcio e quella dell’album di famiglia). Il 5 marzo, proprio a Casarsa si è inaugurata una mostra dedicata ai disegni che Pasolini realizzò durante i soggiorni in laguna tra le riprese del film di Medea (1969) e la Settimana internazionale del cinema di Grado (1970-1972). Le iniziative promosse dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini con la Fondazione Pordenonelegge per il centenario dell’ autore intitolate “In un futuro aprile. Pasolini da Casarsa al mondo”, contengono un ricco cartellone, partito con l’inaugurazione della mostra e lo spettacolo serale “I maestri sono fatti per essere mangiati” a cura del rocker e cartoonist Davide Toffolo e del poeta Gian Maria Villalta. 

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Bologna: la città natale e della giovinezza

Bologna è senza dubbio un’altra città importante per Pasolini, infatti oltre ad avergli dato i natali, è la città della giovinezza, dove ha conseguito la maturità classica (Liceo “Galvani”) e dove ha discusso la sua laurea in Lettere con una tesi su Giovanni Pascoli nel ’45. In occasione del Centenario di Pasolini, Regione, Comune di Bologna e Cineteca di Bologna rendono omaggio al grande maestro del cinema, scrittore e intellettuale italiano con una serie di eventi che vedono al centro “Folgorazioni figurative”. La mostra confronta le immagini della grande tradizione pittorica e quelle dei film del regista, lungo un percorso cronologico che va dall’esordio di Accattone nel 1961 all’ultimo, postumo, Salò del 1975. Tra le tante iniziative (presentazioni di volumi, convegni, percorsi urbani e visite guidate ), anche la retrospettiva integrale, sempre a Bologna, al Cinema Lumière, dei film di Pasolini e la distribuzione (in collaborazione con CSC – Cineteca nazionale) su tutto il territorio nazionale di alcuni tra i titoli più rappresentativi, grazie al progetto “Il Cinema Ritrovato. Al cinema”, con il quale la Cineteca di Bologna porta da un decennio i classici restaurati nelle sale italiane.

Roma: la città della maturità e delle grandi opere

Pasolini si traferì a Roma nel ’50 insieme alla madre (sarà poi raggiunto dal padre, che morirà nel ’58; il fratello Guido è caduto in guerra nel ’45) e qui nasceranno i grandi romanzi (da Ragazzi di vita al postumo Petrolio), i film (da Accattone al postumo Salò o le 120 Giornate di Sodoma). Alla sua figura  Roma Capitale ha voluto dedicare, in occasione del centenario della sua nascita “PPP100 – Roma Racconta Pasolini” un ricco calendario di decine di iniziative culturali – tra proiezioni, incontri, mostre, spettacoli teatrali e molto altro – che si snoderà lungo l’intero anno e che sarà realizzato grazie alla collaborazione delle principali istituzioni culturali cittadine.

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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