I sette finalisti del Premio Strega 2022 sono stati annunciati l’8 giugno al termine della serata di presentazione dei 12 autori presso il Teatro Romano di Benevento. Si tratta della prima volta nella storia del premio in cui i finalisti sono superiori ai soliti cinque, in quanto si è verificato un ex aequo al quinto posto. Il settimo finalista invece è stato individuato per l’art. 7 del regolamento che recita così: “Se nella graduatoria dei primi cinque non è compreso un libro pubblicato da un editore medio-piccolo accede alla seconda votazione il libro con punteggio maggiore, dando luogo ad una finale a sei o più candidati.”

Premio Strega 2022: chi vota

Il Comitato direttivo, a sua discrezione, compie ogni anno integrazioni nella giuria degli Amici della domenica (giuria storica del premio costituita da personalità del mondo della cultura) con un numero di voti singoli e/o collettivi individuati dal coinvolgimento di scuole e università, associazioni culturali, di librai e bibliotecari, istituti italiani di cultura all’estero. La commissione degli scrutatori è composta da un rappresentante della Fondazione Bellonci, un rappresentante della ditta Strega Alberti, tre “Amici della domenica” designati dal Comitato direttivo ed è presieduta dall’autore che ha vinto la precedente edizione del Premio: quest’anno  Emanuele Trevi, autore del romanzo “Due vite”, ed. Neri Pozza. 

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Finalisti Premio Strega 2022: chi sono

Melania Gaia Mazzucco, presidente del Comitato direttivo, già Premio Strega 2003 con “Vita”, ed. Rizzoli, ha ricordato che i romanzi in concorso, pubblicati tra il 1 marzo 2021 e il 28 febbraio 2022, per la maggior parte sono stati scritti durante la pandemia.

Un lungo fil rouge unisce queste opere” ha spiegato la scrittrice “la sofferenza di quello che abbiamo vissuto che si trasforma in speranza, la ricerca della propria identità e una nuova geografia letteraria.” Gli autori hanno scelto, infatti,  dei personaggi che escono dai confini nazionali, per molti si tratta di ritorni, dopo un periodo all’estero, spesso un chiaro riferimento biografico all’autore stesso, che dopo lunghe esperienze all’estero ritorna nella Terra d’origine.

I sette finalisti del Premio Strega sono dunque i seguenti:

  • Mario Desiati, “Spatriati”(Einaudi) con 244 voti
  • Claudio Piersanti, “Quel maledetto Vronskj”(Rizzoli) con 178 voti
  • Marco Amerighi, “Randagi”(Bollati Boringhieri) con 175 voti
  • Veronica Raimo, “Niente di vero”(Einaudi) con 169 voti
  • Fabio Bacà, “Nova”(Adelphi) con 168 voti
  • Alessandra Carati, “E poi saremo salvi”(Mondadori) con 168 voti
  • Veronica Galletta, “Nina sull’argine”(Minimum Fax) con 103 voti.

Finalisti Premio Strega: i primi tre classificati

Il podio è occupato rispettivamente da Desiati, Piersanti e Amerighi, con storie di formazione e ribellione. Il pugliese Desiati, autore di romanzi (tra cui “Il paese delle spose felici”, poi film nel 2011), mette in scena la generazione dei quarantenni di oggi, andati lontano per trovare il proprio posto nel mondo, sentendosi a pieno cittadini d’Europa.

Piersanti, già direttore responsabile de “La rivista dei libri”, edizione italiana della New York Review of Books, nel suo romanzo psicologico racconta le ossessioni di un uomo e la fine del suo matrimonio.

Infine Amerighi, pisano già vincitore del Premio Bagutta 2018 con le “Le nostre ore contate, descrive la complessità della generazione degli anni 2000, delusa e sradicata dal mondo, che tuttavia non è ancora disposta a darsi per vinta.

Quarto e quinto posto ex aequo

A due giorni dalla vittoria del “Premio Strega Giovani”, Veronica Raimo conquista il 4° posto con “Niente di vero”. Sceneggiatrice del film “La bella addormentata” di Bellocchio (2012), l’autrice ritrae una donna, che adotta la risata come metodo per curare le proprie ferite. “Leggere questo romanzo è una festa, ma molte pagine sono ferite da medusa: bruciano alla distanza”, ha affermato Claudia Durastanti, scrittrice di origine statunitense.

Il teramano Fabio Bacà e la milanese Alessandra Carati hanno conquistato il 5° posto dei finalisti del Premio Strega  con 168 voti ciascuno. Due opere in cui l’incontro con l’altro serve a ritrovare sé stessi, sia nei personaggi di Davide e Diego di Bacà, che Aida, profuga bosniaca in fuga, nel romanzo di Carati.

Minimum fax in finale grazie a Galletta

Il settimo posto dell’opera “Nina sull’argine”, dell’autrice siciliana Veronica Galletta,  è il romanzo più votato di una casa editrice medio-piccola, la Minimum Fax.  La casa editrice romana è nata nel 1993  e nel tempo ha dato vita a collane di narrativa italiana e americana, di politica, ma anche produzione audiovisiva e corsi di formazione editoriale e multimediale. 

La premiazione del vincitore della 76° edizione del Premio Strega 2022 si terrà il 7 luglio a Roma. La votazione sarà svolta dagli “Amici della domenica”, che assegneranno una sola preferenza a uno dei 7 finalisti. Il vincitore riceverà un premio in denaro di 5 mila euro offerto dalla società Strega Alberti Benevento. Nel caso in cui risulti una parità di voti per il primo posto, il premio sarà assegnato ex aequo.

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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