Il Bloomsday, letteralmente “giorno di Bloom”, è la giornata celebrativa del romanzo “Ulisse” di James Joyce. Nello specifico, nome e giorno scelto fanno riferimento al protagonista, Leopold Bloom, e al giorno in cui è ambientata la storia (16 giugno 1904). Il primo Bloomsday si è tenuto a Dublino nel 1950 per celebrare il trentennale dall’uscita del romanzo. In Italia, la ricorrenza si celebra a Trieste dal 2004, centenario dell’arrivo dell’autore nel capoluogo giuliano nel 1904, dove resterà fino al 1915 e poi tornerà un’ultima volta nel 1920. Una città in cui si sentì accolto a tal punto da ripetere spesso “La mia anima è a Trieste“.

Dal 2005, anche Genova festeggia il Bloomsday. Quello di quest’anno sarà un evento di portata più ampia perché non solo ricorre il centenario dalla pubblicazione dell’opera di Joyce (1922), ma anche il 140° della nascita dell’autore. Vediamo quali sono gli eventi più importanti in programma in Italia e non solo.

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L’Ulisse di Joyce a Trieste

Tra gli eventi letterari di quest’estate sicuramente il Bloomsday, che si svolgerà a Trieste dal 16 al 19 giugno, occupa un posto di rilievo. Il primo giorno è prevista una messa in scena integrale dell’Ulisse in 15 luoghi del centro cittadino, scelti per somiglianza con le ambientazioni dublinesi. Si partirà alle 8 con la “colazione di Bloom”, che il pubblico consumerà con gli attori in scena presso l’antico faro “La lanterna”, che ricorda la Torre Martello di Sanddycove del romanzo. Alle 20 l’incontro tra Ulisse e Nausicaa (interpretati da Sergio Rubini e Maria Grazia Plos) sulla spiaggia triestina più famosa, il “Pedocin”, e alle 23 l’incontro con Circe in uno spettacolo di danza presso la Scala di Piazza Cornelia Romana e il Teatro dei Fabbri. Concluderà la giornata il monologo di Penelope, affidato a Diana Hobel e ai pannelli elettronici di Cosimo Miorelli, alle 2 di notte presso l’auditorium del Museo Rivoltella.

Il festival proseguirà fino a domenica 19 giugno con altri appuntamenti letterari e enogastronomici. Si segnalano lo spettacolo musicale “Joyce, il piano-recital di Morgan” il 17 giugno, il monologo di Mauro Covacich (18-19 giugno) e lo spettacolo di Moni Ovadia con Sara Alzetta dal titolo “Oh disse ah” (19 giugno).

Il Bloomsday anche in altre città italiane

Genova torna a festeggiare l’opera di Joyce attraverso la sua lettura integrale dall’alba a notte fonda. “Il Bloomsday genovese, esperienza unica nell’universo joyciano con centinaia di artisti e lettori disseminati nei luoghi diversi della città”, spiegano i curatori Massimo Bacigalupo e Alberto Nocerino.  L’episodio conclusivo di Penelope sarà nel palazzo dell’associazione “Schegge di Mediterraneo” in via Ponte Calvi, con l’interpretazione di Gianluca Bottoni nella parte femminile di Molly Bloom.

In occasione dei 100 anni dell’Ulisse joyciano, anche Milano aderirà al Bloomsday  grazie a Kasa dei Libri, un centro culturale con una collezione di 30.000 libri, e Vita e Pensiero, la casa editrice dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Saranno letti dei brani scelti da Giuliana Bendelli (docente di letteratura inglese), alternati tra l’italiano e l’inglese originale con aneddoti sul libro. Tra i lettori, sia studenti universitari che scrittori come Hans Tuzzi, Chiara Moscardelli e Vivian Lamarque. Saranno anche esposte le grandi tele dell’artista Paolo Colombo, dedicate all’Ulisse di Joyce.

Una mostra su Joyce alla Morgan Library 

Il Bloomsday sarà celebrato anche a New York con la mostra “One Hundred Years of James Joyce’s “Ulysses” alla Morgan Library. “La mostra“, come ha riferito il direttore Colin B. Bailey, “propone contributi della James Joyce Collection, University at Buffalo, The State University of New York, nonché rappresenta l’occasione per omaggiare Sean e Mary Kelly”. La coppia nel 2018 ha donato alla Morgan una collezione di oltre 400 opere di Joyce tra manoscritti, corrispondenza e alcune prime edizioni firmate. Il manifesto della mostra è uno scatto del 1928 della fotografa americana Berenice Abbott che immortala lo scrittore seduto a gambe accavallate.

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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