Cultura & Tempo Libero

Porte aperte al nostro patrimonio storico-artistico

Oggi, lunedì 3 dicembre, in occasione della Terza Giornata Internazionale dei Diritti delle Persone con Disabilità, in tutta Italia sarà presentata una serie di iniziative per promuovere e diffondere la conoscenza del patrimonio storico-artistico nazionale. Visite guidate in biblioteche e musei, proiezioni cinematografiche e fotografiche, convegni e conferenze daranno vita in tutte le maggiori città italiane ad un vero e proprio revival culturale, allo scopo di sensibilizzare la gente riguardo i diritti delle persone con disabilità.

Archivi e biblioteche, musei e gallerie, edifici storici e quanto altro apriranno le porte per un solo giorno, gratuitamente, faranno uscire da quelle ormai polverose reliquie un messaggio: abbattiamo le barriere mentali. Da sempre la cultura intesa come bene ha cercato di ampliare le pareti della mente: dai movimenti avanguardisti del ‘900 alla cultura classica antica, l’intento è stato quello di diffondere una politica della cultura radicata nella società del tempo, plasmandola verso un futuro più radioso. Questo si chiede di nuovo alla cultura, ai beni collettivi depositari di quello che di più alto l’umanità abbia creato.

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Dalla Angelica Biblioteca di Roma alla Galleria degli Uffizi di Firenze, dal Castello Svevo di Bari al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, tutta Italia sarà impegnata nel tentativo di rianimare nella coscienza collettiva il significato recondito del bene culturale e il suo apporto a un miglioramento della vita attuale. Dell’imponente messaggio di civiltà che impregna la nostra terra si cerca di ravvivare quella fiaccola di fratellanza che spezzi la chiusura forzata imposta dalle barriere, facendo confluire tutte le esistenze verso lo stesso fine.

Si proverà cosi la vera essenza che plasma ogni singola esistenza e si guarderà all’altro come se stessi. Questo è il supremo compito della cultura, questo il suo unico fine: se cosi non fosse, il Giudizio Universale di Michelangelo o l’Ultima Cena di Leonardo perderebbero il loro potente messaggio di comunione, per divenire semplici segni del passaggio dell’uomo sulla terra.

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Domenico Margiotta

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