Cultura & Tempo Libero

Oltre8mila persone hanno ascoltato il Dalai Lama

di 10 Dicembre 2007No Comments

Tenzin Gyatzo, quattordicesimo Dalai Lama, leader politico, carismatico e spirituale del popolo tibetano, vincitore del premio Nobel per la pace nel 1989, nonché fondatore del Mind and Life Institute, ha tenuto un seminario sulla meditazione al Palasharp di Milano a cui hanno partecipato ottomila persone il 7, 8 e 9 dicembre. A prescindere dal mero problema politico, che ha costretto le nostre Istituzioni ad incontri non ufficiali, i quali potrebbero comunque costare alla città di Milano la candidatura all’Expo 2015 a causa del veto delle autorità cinesi, possiamo però chiederci perché così tante persone hanno deciso di conoscere meglio il capo spirituale di una filosofia e di una religione così diverse dalle nostre radici giudaico-cristiane? O meglio ancora, cosa spinge tanti occidentali a seguire corsi di meditazione e di filosofie orientali?

Forse una risposta la si può già dedurre dal titolo del libro scritto dal Dalai Lama insieme allo psicologo Daniel Goleman “Emozioni Distruttive”.

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Molte delle persone alle quali è stato chiesto il perché della loro partecipazione hanno dichiarato che il motivo principale era la curiosità. Comunque è sorprendente constatare quanti occidentali si affidino a discipline orientali per contrastare quelle che proprio il Dalai Lama definisce “emozioni distruttive”: la rabbia, il desiderio e l’illusione.

Nel libro viene descritto il beneficio fisico reso dalla meditazione. Infatti durante le pratiche meditative molte aree cerebrali migliorano il loro funzionamento, come evidenziato dalla Risonanza Magnetica Funzionale e dall’EEG. Inoltre aumentano anche le risposte neurochimiche, il rilascio di omoni e gli scambi tra neuroni. Tutto questo non può che tradursi in una sensazione di serenità e elevazione spirituale di cui noi occidentali siamo alla disperata ricerca.

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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