Musici, 1594-1595, The Metropolitan Museum of Art, Rogers Found, 1952 - New York

E’ stato record assoluto per quella che si può considerare la mostra dell’anno: stiamo parlando di Caravaggio, da pochissimo conclusa alle Scuderie del Quirinale a Roma, che ha toccato la quota di ben 580mila visitatori. L’esposizione è nata dalla volontà di proporre al pubblico il meglio della produzione caravaggesca, 24 opere storicamente autenticate come lavori certi del pittore lombardo, nei quattrocento anni dalla sua scomparsa. E’ proprio quest’eccellenza che ha spinto migliaia di persone ad affrontare code anche di ore per ammirare dal vivo i lavori di Michelangelo Merisi (1571-1610), detto il Caravaggio dal paese di origine, un borgo in provincia di Bergamo. Un talento pittorico così grande che divenne già mito ai suoi tempi, sia per la grandezza delle sue opere, in grado di destare ammirazione e scandalo, sia per la sua esistenza avventurosa e “maledetta” ante-litteram, prima al servizio di ricchi committenti romani, poi condannato a morte per l’omicidio, nel 1606, di Ranuccio Tomassoni, quindi fuggiasco a Napoli, a Malta, in Sicilia, fino alla morte in un ospedale di Port’Ercole nel 1610.    

Tutti i suoi capolavori più celebri sono stati esposti alle Scuderie del Quirinale: dal  Ragazzo con canestra di frutta della Galleria Borghese al Bacco degli Uffizi; dalle due versioni della Cena in Emmaus della National Gallery di Londra e della Pinacoteca di Brera a Milano, al Suonatore di liuto; dalla Deposizione dei Musei Vaticani all’Incoronazione di spine del Kunsthistorisches Museum di Vienna, solo per citarne alcuni. A questi capolavori, provenienti da tutto il mondo e visibili presso le Scuderie del Quirinale, si è affiancato anche un percorso attraverso Roma, che ha permesso ai visitatori di poter conoscere le opere di Caravaggio appositamente concepite per le chiese romane. 

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L’esposizione, ideata da Claudio Strinati e curata da Rossella Vodret e Francesco Buranelli, è stata organizzata dall’Azienda Speciale Palaexpo, con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale di Roma. La mostra ha, inoltre, goduto dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.

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Isabella Berardi

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