Giocare con le bambole fa bene, lo dice la scienza. A dimostrarlo diversi studi, tra cui il più recente di un gruppo di ricercatori dell’Università di Cardiff che, in collaborazione con Mattel, ha recentemente pubblicato l’esito di un esperimento su un gruppo di 33 bambini tra i 4 e gli 8 anni. Dallo studio è emerso che quando i bambini giocano con le bambole, da soli o in compagnia, sviluppano empatia e predisposizione alle attività sociali.

Strumenti e modalità applicativa dell’esperimento

L’esperimento, durato circa 18 mesi, è stato svolto attraverso la tecnologia di neuroimaging emergente – la spettroscopia funzionale del vicino infrarosso – per scansionare l’attività cerebrale mentre i bambini si muovevano liberamente. La suddivisione ludica prevedeva un momento di gioco individuale, e successivamente di gruppo, con le bambole e poi con il tablet. Il team ha scoperto che il PST (una regione del cervello associata all’elaborazione delle informazioni sociali come l’empatia) si attiva maggiormente quando i bambini giocano con le bambole, rispetto a quando giocano con strumenti elettronici come il tablet. Si tratta di un’area del cervello che, come spiega la dott.ssa Sarah Gerves coordinatrice dell’esperimento, attiviamo quando ci rivolgiamo ai pensieri o ai sentimenti di un’altra persona. Qui lo studio pubblicato sul sito dell’Università di Cardiff.

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Giocare con le bambole incoraggia a creare mondi immaginari, ma anche a pensare ad altre persone e a come interagire tra loro.

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Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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