Economia & Lavoro

Enel secondo gruppo in Europa con l'acquisizione di Endesa

di 27 Febbraio 2009No Comments

Lo storico problema del sottodimensionamento delle industrie italiane, con la cessione di quest’ulteriore 25% del capitale della principale azienda elettrica spagnola verrebbe superato, almeno in questo caso, permettendo ad Enel di raggiungere dimensioni di scala ottimali. Quelle dimensioni che, non dimentichiamo, sono indispensabili per reggere l’onda d’urto sia dell’attuale fosca crisi economica mondiale, sia, nel medio e lungo periodo, per rispondere con successo agli effetti della globalizzazione.
Ulteriore motivo per rallegrarsi dell’acquisizione è dato dalla netta discontinuità con le politiche degli ultimi decenni, che hanno visto invece come oggetto delle acquisizione dei grandi gruppi internazionali proprio le imprese italiane, ed anche in settori trainanti del nostro made in Italy, come l’alimentare.

Il gruppo italiano raggiunge, così, il 92,06% e passa al secondo posto tra le utility europee scalzando la tedesca E.On e portando ad oltre 94.000 i megawatt di potenza installati. Al primo posto, con 17.000 megawatt, troviamo il gruppo francese Edf.

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Con quest’operazione Enel arriverà a coprire 22 paesi e sarà presente su tutta la filiera delle fonti energetiche, divenendo il primo operatore in Italia, Spagna e Slovacchia e il leader nelle rinnovabili nelle due Americhe.

Il prezzo di acquisto è stato determinato in 11,1 miliardi di euro. Agli azionisti di Endesa sarà inoltre distribuito un dividendo che potrebbe superare i 6 miliardi. Secondo Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel, in tal modo si ottiene il pieno controllo di Endesa, società leader in Iberia e Sud America. Verrebbero accelerati i processi di sinergie tra i due gruppi a tutti i livelli, con ricadute positive in termini di risultati e, citando ancora Conti, “grazie ai programmi di sviluppo del gruppo (Enel) potrà mettere a disposizione la sua capacità di innovazione e investimento per favorire la crescita dei Paesi in cui opera, con particolare riguardo a Spagna e Italia”.

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Imma Di Nardo

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