Un miliardo di euro: a tanto ammonta la cifra che Stato e Regioni metteranno a disposizione dei cittadini per favorire l’occupazione giovanile. Si tratta di risorse disponibili con modalità differenti nelle diverse zone d’Italia e che serviranno a dare maggiore sprint al lavoro dei più giovani. E a dare nuova speranza ed energia al Paese.

Apripista delle iniziative è il progetto “Italia 2020”, varato dal Governo a settembre 2009. Attori principali del piano sono il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, insieme con il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni e Mariastella Gelmini, Ministro della Pubblica Istruzione. “Italia 2020” ha come scopo quello di costruire un rapporto maggiormente integrato tra sistema formativo e mondo del lavoro al fine di realizzare la piena occupabilità dei giovani. Tra le priorità individuate dal Governo, quella di facilitare la transizione dalla scuola al lavoro, di rilanciare l’istruzione tecnico-professionale ed il contratto di apprendistato e di ripensare il ruolo della formazione universitaria. Giorgia Meloni, commentando il dato ISTAT divulgato a inizio 2011, che fissa al 28,9% il tasso di disoccupazione  giovanile nel nostro Paese, ha inoltre sottolineato come il Ministero della Gioventù, proprio per questi motivi, abbia varato, nel dicembre 2010, un pacchetto di provvedimenti, denominato “Diritto al futuro” con il quale vengono mobilitati complessivamente circa 300 milioni di euro. In particolare – prosegue il Ministro – 51 milioni di euro serviranno a dare un lavoro stabile ai giovani genitori precari, 50 milioni consentiranno l’accesso al mutuo per l’acquisto della prima casa alle giovani coppie con contratti atipici, 100 milioni saranno investiti sul talento giovanile che diventa impresa”. I decreti che compongono il pacchetto “Diritto al Futuro” sono già stati firmati e la loro dotazione economica interamente finanziata. Saranno attivi a partire da questo mese.

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Le iniziative a sostegno del lavoro dei giovani sembrano mettere d’accordo maggioranza ed opposizione anche in molte regioni italiane. La Regione Puglia ha presentato, in settimana, il “Piano Straordinario Lavoro 2011”, in cui sono stati previsti fondi per 340 milioni di euro, distribuiti su 6 linee di intervento che potrebbero interessare circa 52.000 potenziali destinatari, in particolare i giovani e le donne, le figure che sono state più colpite dalla crisi. In Lazio, invece, il Libro Verde Lazio 2020, una vera e propria strategia per il rilancio lavorativo nella regione, si è posto, tra gli obiettivi prioritari, quello di favorire l’ingresso e la permanenza nel mercato del lavoro dei giovani con una serie di interventi volti allo sviluppo delle competenze in linea con le esigenze espresse dalle imprese, valorizzando strumenti come l’apprendistato e i tirocini. Inoltre, 6 milioni e 500 mila euro sono stati stanziati per l’avviso pubblico “Welfare to Work, “ che favorisce l’inserimento lavorativo di disoccupati e cassaintegrati.

300 milioni di euro sono stati previsti, invece, dalla Regione Toscana per il progetto “Giovani si”, suddivisi in 11 linee di intervento che prevedono, per esempio, un contributo di 200 euro per l’affitto o l’acquisto della prima casa, contribuiti per aziende che assumono laureati, micro-finanziamenti per iniziative imprenditoriali.  

Tutte le diverse iniziative possono essere consultate sui siti delle Regioni, alla voce “Lavoro”.

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Isabella Berardi

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