Sviluppo del Paese e valorizzazione delle risorse umane:  sono i due capisaldi della legge n.238/10, approvata al Senato il 30 dicembre 2010, meglio nota come Legge “Controesodo”, che prevede incentivi fiscali per favorire il rientro in Italia di tutti quei lavoratori che prestano la loro attività all’estero, spesso impegnati in importanti progetti di ricerca in ambito scientifico e culturale. Nata da un’iniziativa bipartisan, il progetto “Controesodo-Talenti in movimento” è ormai realtà.  

La nuova legge, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 13 gennaio, prevede sgravi ed agevolazioni fiscali per tutti i laureati, che non superino i 40 anni, che, da almeno due anni, lavorino all’estero e che desiderino rientrare in Italia. I benefici riguardano uno sconto fiscale per i tre anni successivi al rientro, in una misura pari all’80%, per le donne e al 70%, per gli uomini.  A godere dei benefici della Legge non sono solo i laureati italiani, ma anche tutti gli studiosi dell’Unione Europea che hanno risieduto continuativamente per almeno ventiquattro mesi  in  Italia. In tal modo, la Legge aumenta anche l’attrattività della nostra nazione per tutti quei giovani studiosi stranieri che desiderino lavorare sul suolo nazionale, incentivando così anche un’immigrazione di qualità. 

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Sono, inoltre, previste altre agevolazioni per il rientro in Italia, che si aggiungono alla possibilità che le Regioni, nell’ambito delle proprie risorse, possano destinare a tutti gli interessati, una quota di alloggi di edilizia residenziale pubblica per un periodo di almeno ventiquattro mesi.    

Un’iniziativa importante, dunque, che tutela tutti quei laureati che possono porre il proprio talento a favore della nostra nazione. E che favorisce l’idea che la conoscenza e la ricerca siano veramente fattore competitivo e prioritario per la crescita dell’Italia, non solo dal punto di vista economico, ma anche, e soprattutto, da quello sociale.

Condividi su:
Isabella Berardi

Isabella Berardi

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici