Oltre 500mila firme raccolte: “Libera la benzina”, la proposta di riforma della distribuzione carburanti che comporterebbe un notevole risparmio per i consumatori, ha centrato il primo dei suoi obiettivi, raggiungendo il quorum delle firme previste per le proposte legislative di iniziativa parlamentare avanzate con il sostegno popolare.

E’ quantificato in circa 450 euro a famiglia il risparmio possibile, se il  costo dei carburanti si abbassasse di 6 centesimi al litro: queste le stime prudenti dei promotori dell’iniziativa, Faib Confesercenti e Fegica Cisl, a cui si sono affiancate subito le principali associazioni dei consumatori e i marchi della Grande Distribuzione Organizzata.

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Molteplice la via per raggiungere l’obiettivo: da un lato, la proposta di avvicinare il mercato dei carburanti alla concorrenza, con la costituzione di un mercato all’ingrosso supervisionato da un Gestore, dall’altro la rimozione del vincolo di fornitura in esclusiva imposto alla quasi totalità di gestori italiani, che sono costretti a rifornirsi solo da una specifica compagnia petrolifera. Il progetto di riforma contiene, inoltre, anche precisi richiami alla trasparenza nell’esposizione dei prezzi, che dovrebbero essere espressi in centesimi con una sola cifra oltre la virgola, evitando qualsiasi altro tipo di messaggio che possa essere fuorviante o ingannevole per il consumatore finale.

Il progetto di legge, che è già stato depositato sia alla Camera che al Senato, ha saputo mettere d’accordo oltre 70 parlamentari appartenenti a maggioranza ed opposizione.

Il successo di “Libera la benzina!” è stato possibile anche alla mobilitazione di comitati spontanei di cittadini, che, nella giornata del 7 giugno, hanno dato vita a numerosi punti di raccolta firme in 30 città italiane.

Fino a fine mese sarà possibile continuare a sostenere il progetto presso gli ipermercati Conad.

Per approfondire:

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Libera la benzina: noi ne avevamo già parlato

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Isabella Berardi

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