Maggiore liquidità per le famiglie in difficoltà grazie alla nuova intesa, raggiunta pochi giorni fa, tra ABI e le principali associazioni dei consumatori: è stato prorogato al 31 gennaio 2012 il termine per la presentazione delle domande per la sospensione delle rate del mutuo.

La mossa, un aiuto concreto e tangibile per molte famiglie italiane, si è resa necessaria, secondo le parti interessate, a causa del permanere delle condizioni di difficoltà, pur in presenza di segnali di debole ripresa nella nostra economia. Grazie all’iniziativa, sono stati sospesi, secondo i dati ABI aggiornati a maggio 2011, oltre 46 mila mutui, per una cifra pari a 5,5 miliardi di euro. La liquidità garantita alle famiglie interessate è stata, complessivamente, di 339 milioni di euro. Questa è la seconda proroga concessa nell’ambito del Piano Famiglie. La prima sospensione , infatti, era stata attuata a gennaio 2011 e dava la possibilità, a chi si trovasse in difficoltà, di poter inoltrare la domanda fino al 31 luglio 2011.

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Le caratteristiche principali dell’Accordo, ricordate dall’ABI, sono:

• sospensione delle rate fino a 12 mesi, anche nei confronti dei clienti con ritardi nei pagamenti fino a 180 giorni consecutivi;

• sospensione delle rate per mutui di importo fino a 150.000 euro, accesi per acquisto, costruzione o ristrutturazione dell’abitazione principale;

• sospensione delle rate per clienti con un reddito imponibile fino a 40.000 euro annui, che hanno subito o subiscono eventi particolarmente negativi da oggi alla data del 31 dicembre 2011 – come la morte di un familiare, la perdita del posto di lavoro, l’insorgere di condizioni di non autosufficienza, l’ingresso in cassa integrazione.

Nulla, però, vieta alle banche che hanno aderito all’iniziativa di proporre ai propri clienti in difficoltà condizioni migliorative rispetto a quanto previsto dall’Accordo. L’impegno di ABI e delle associazioni dei consumatori non si ferma a questa iniziativa: l’intenzione è quella di proporre delle modifiche ai regolamenti del Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa e del Fondo di garanzia per l’accesso al credito alle famiglie con nuovi nati. L’obiettivo è quello di rispondere alle esigenze delle famiglie che dovranno riprendere il pagamento delle rate al termine della sospensione.

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Isabella Berardi

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