Anche gli studenti universitari possono aver bisogno di liquidità per affrontare delle spese, come il pagamento delle tasse universitarie. Tuttavia non è facile per questa categoria accedere al credito bancario tradizionale, in quanto non possiedono una busta paga. La buona notizia, però, è che i ragazzi possono chiedere un prestito per studenti, ossia un finanziamento appositamente pensato per chi sta ancora studiando e ha bisogno di liquidità.
Non mancano inoltre vie alternative per ottenere credito, nate grazie al supporto del web: abbiamo già parlato infatti di chi si avvale di Facebook per ottenere prestiti, avvalendosi di un’app che consente di interagire in modo diretto.

Se si è neofiti del mondo dei finanziamenti, si può avere un’idea di quanto è disponibile sul mercato soprattutto confrontando le offerte messe a disposizione sul web: i prestiti erogati dagli istituti di credito online, infatti, sono solitamente più vantaggiosi di quelli tradizionali perché possono offrire condizioni migliori eliminando molti costi di gestione, inoltre il mondo dei social network è ben noto a un’ampio numero di utenti e può costituire un’interfaccia elementare con cui proporsi al richiedente.
Sulla base di questa “intuizione” che alcuni studenti americani stanno studiando una nuova piattaforma di prestiti online.
Infatti, è in arrivo dalla Stanford University una vera e propria rivoluzione, che punta a risollevare almeno in parte le sorti del mercato dei prestiti agli studenti attraverso l’uso degli strumenti social del web.

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L’idea, nata da alcuni studenti, è quella di introdurre nei college americani un social network della finanza, per dare uno scossone proprio ai prestiti agli studenti. Questo ha portato alla nascita di SoFi, acronimo che sta per “Social Finance”. SoFi costituisce una “start up” ed è un mix tra un istituto di credito e un social network: può essere considerata una banca, poiché offre prestiti on line, a tassi agevolati, erogati agli studenti; e, al tempo stesso, un social network, per la rete con cui mette in collegamento alunni, ex studenti o matricole che abbiano lo stesso scopo: riuscire a mantenersi agli studi.
Il progetto ha visto la luce la scorsa estate, proprio nei corridoi della Business School di Stanford ed oggi conta un fondo da 2 milioni di dollari e ben 40 alunni “investitori”. A breve, SoFi verrà promosso in 40 università su tutto il territorio americano, tra le quali anche Harvard e Columbia University. Il fondo stanziato, in questo caso, ammonterà a 150 milioni di dollari per il solo anno accademico 2012-2013.
Con un tasso di interesse fisso del 5,99% a 15 anni, SoFi risulta essere davvero una valida alternativa ai prestiti statali tradizionali erogati agli studenti, che prevedono tassi di interesse fissi compresi tra il 6,8% e il 7,9%.
Il punto di forza del nostro modello è la comunità, che permette di ridurre il tasso di default. Se uno studente non rimborsa il prestito, tutti gli alunni ne saranno a conoscenza. E questo è una grossa spinta a restituire le somme nei tempi dovuti”, ha spiegato Dan Macklin, cofondatore e responsabile per lo sviluppo del business.
Anche in Italia gran parte degli istituti di credito offrono vantaggiose soluzioni di prestiti a studenti, pensati “ad hoc” per poter finanziare i lunghi anni di studio, spesso troppo onerosi, ai quali sempre meno giovani italiani non vogliono, giustamente, rinunciare. Tre le banche che propongono prestiti per finanziare gli studi troviamo, ad esempio, Findomestic, Agos e molte altre.

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Linda Iulianella

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