Il Decreto Liberalizzazioni ha previsto la de-materializzazione del contrassegno, cioè la sostituzione del documento cartaceo con sistemi elettronici che permetterebbero l’integrazione del sistema antifrode digitale. Come sappiamo la polizza RC auto è obbligatoria per tutti i veicoli a motore che circolano sulle nostre strade. Inoltre, siamo obbligati ad esporre sul parabrezza il contrassegno che certifica l’avvenuta sottoscrizione. Sul contrassegno è riportata la compagnia assicurativa con la quale abbiamo contratto la polizza, la targa dell’auto e la data di scadenza.

Fino a questo momento, però, l’esistenza stessa del contrassegno cartaceo ha alimentato il mercato delle truffe e delle false assicurazioni. Secondo quanto ha rivelato l’Isvap, infatti, nel 2010, sarebbero avvenuti ben tre milioni di casi di frodi assicurative, soprattutto al sud Italia dove, come sappiamo, i premi assicurativi sono molto spesso doppi rispetto alle regioni del nord.

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Ma come fare per contrastare questo spiacevole fenomeno?

Recentemente, alcuni interventi normativi hanno introdotto alcune modifiche al Codice della strada stabilendo che l’accertamento della mancanza della copertura assicurativa può essere effettuato anche attraverso l’incrocio dei dati provenienti dai dispositivi automatici già presenti sulle nostre strade e gestiti dalla Polizia stradale (Tutor, autovelox, telecamere ZTL) con i dati riguardanti le polizze emesse dalle compagnie assicurative.

Oltre a questo, il Decreto Liberalizzazioni ha previsto la de-materializzazione del contrassegno, cioè la sostituzione del documento cartaceo con sistemi elettronici che permetterebbero l’integrazione del sistema antifrode digitale generando così una banca dati con tutti i dati, sia anagrafici sia “di merito automobilistico”, dell’assicurato.

Questa innovazione accontenterebbe tutti. Anche le compagnie assicurative vedrebbero dei vantaggi: innanzitutto, nella sicura diminuzione delle denunce di falsi sinistri. Inoltre, potrebbero procedere al rimborso con maggiore tranquillità e, si spera, anche con più rapidità.

Le intenzioni del Governo sono sicuramente positive, ma resta da capire quali saranno i tempi di applicazione delle nuove norme in tema di contrassegno elettronico RC auto. Con tutta probabilità, nei prossimi due anni avverrà la completa sostituzione del certificato cartaceo con sistemi elettronici, in concomitanza con le norme già in precedenza auspicate nel Decreto Antifrode, che prevede un inasprimento delle sanzioni sia per i contraffattori, sia per gli utilizzatori di falsi certificati.

 

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Serena Cellamare

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