Lo sviluppo delle energie rinnovabili e l’applicazione di singole misure per una maggiore efficienza energetica hanno il potenziale di creare fino a 5 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore dell’economia verde entro il 2020: lo ha detto il commissario UE all’Occupazione, Laszlo Andor, durante la presentazione di un rapporto realizzato dall’Ocse sul potenziale impatto sul lavoro legato alla migrazione verso un’economia a basse emissioni di CO2.

”Abbiamo stimato che il potenziale occupazionale legato allo sviluppo delle energie rinnovabili e’ di 3 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020 e quello legato all’attuazione di singole misure di efficienza energetica e’ di ulteriori 2 milioni di nuovi posti di lavoro entro il 2020”, ha detto il commissario durante una conferenza stampa congiunta con il vice segretario generale dell’Ocse, Yves Leterme.

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Solo la migliore gestione dei rifiuti, ha sottolineato Andor, potrebbe creare oltre 400.000 posti di lavoro entro il 2020. Ma le previsioni della Commissione europea non si fermano a questa data.

Secondo il commissario, infatti, una riduzione del 17% del fabbisogno di materie prime a livello UE potrebbe creare tra 1,4 e 2,8 milioni di posti di lavoro entro il 2025, così come il riciclo di ”materie chiave” potrebbe aggiungerne altri 560.000 .

”Il rapporto della Ocse conferma che la crescita verde sarà uno dei motori principali del cambiamento strutturale nella nostra economiaha commentato il commissario -. Esso sottolinea, inoltre, l’importanza delle giuste politiche del mercato del lavoro per facilitare questa transizione e per massimizzare i benefici della crescita verde per i lavoratori”.

Fonte: www.ansa.it

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Laura Pavesi

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