L’assicurazione auto è uno strumento indispensabile per tutti gli automobilisti. Tutt’oggi, però, i premi assicurativi delle Rca italiane si attestano su valori molto elevati ed il dato è ancor più preoccupante se confrontato con la media europea. Risparmiare sull’assicurazione auto, tuttavia, è possibile se si impara ad essere dei consumatori consapevoli: valutare l’offerta del mercato, basarsi sulle proprie esigenze ed informarsi sulle migliori polizze auto del momento sono gli elementi fondamentali per una scelta oculata. Altra cosa importantissima è leggere con attenzione il foglio informativo dell’assicurazione che si sta per sottoscrivere, così da aver chiare tutte le condizioni.

I consumatori alle prese con una polizza assicurativa possono, da oggi, tirare un piccolo sospiro di sollievo. L’Aiba, l’Associazione italiana dei broker assicurativi, e lo Sna, il Sindacato nazionale degli agenti, hanno infatti firmato un protocollo d’intesa, che va a regolare i rapporti di collaborazione tra gli intermediari. Come comunicato dagli stessi protagonisti, l’obiettivo dell’intesa risiede nella volontà di garantire una maggiore “trasparenza e tutela dei clienti”.

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Nel momento in cui si stipula una polizza auto, infatti, trasparenza e chiarezza sono diritti sostanziali dei clienti. Quando si mettono le assicurazioni migliori a confronto, infatti, è importante poter avere dei parametri di riferimento che permettano di capire immediatamente quale assicurazione è più vantaggiosa, sia nel campo delle assicurazioni auto sia in quello di tutte le altre assicurazioni a tutela di beni come la casa, gli impianti fotovoltaici e così via.

L’accordo da poco siglato vede protagonisti oltre 8.000 agenti iscritti al sindacato e circa 1.100 società di brokeraggio associate. L’obiettivo? Cercare in tutti i modi di superare quelle rigidità troppo formali e quelle prassi normative che dall’entrata in vigore del Registro unico degli intermediari, il primo febbraio del 2007, hanno limitato la libera collaborazione tra le due categorie professionali.

Come si evince dal protocollo d’intesa, agenti e broker hanno fatto ricorso ad un modello di regolamentazione che risponde perfettamente alle direttive dell’Isvap: gli intermediari continueranno infatti a svolgere le proprie funzioni nell’ambito delle diverse sezioni del Rui (il Registro unico degli Intermediari Assicurativi) alle quali sono iscritti. Spetterà in particolare all’agente collocare i prodotti per i quali ha ricevuto mandato dall’impresa, mentre il broker continuerà a rappresentare il cliente.

Ma cerchiamo di capire meglio quanto previsto dal protocollo: quest’ultimo prevede che il broker sia responsabile verso l’agenzia dei premi incassati e riconosca di esserne semplice depositario fino alla rimessa, detratti ovviamente gli importi provvigionali che gli spettano.

Se l’accordo di collaborazione è ratificato dall’impresa mandante dell’agenzia, il premio sarà versato entro dieci giorni dall’incasso. Saranno, invece, sufficienti cinque giorni qualora l’accordo non fosse non ratificato, ma comunicato all’impresa in forma scritta.

Per quanto riguarda la disciplina della intermediazione assicurativa, invece, essa deve la sua regolamentazione al decreto legislativo del 2005 noto come Codice delle Assicurazioni Private.

L’attività di intermediazione assicurativa e riassicurativa consiste nel presentare o proporre prodotti assicurativi e riassicurativi oppure nel prestare assistenza e consulenza e, se previsto dall’incarico intermediativo, nella conclusione dei contratti.
Il regolamento prevede che coloro che vogliano esercitare il mestiere dell’intermediario assicurativo, per aver accesso all’attività di intermediazione assicurativa debbano essere iscritti nel Registro Unico elettronico degli Intermediari assicurativi e riassicurativi. Il registro è inoltre è diviso in cinque sezioni, in base al tipo di attività di intermediazione svolta.

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