Buone notizie per i 50.000 obbligazionisti italiani rimasti coinvolti nel crack della banca statunitense Lehman Brothers. A distanza di quattro anni dal grande fallimento (pari a 613 miliardi di dollari), è in arrivo una seconda tranche di rimborsi, dopo quella dello scorso aprile. E la terza tranche di rimborsi è stata già fissata al 30 marzo 2013: lo ha reso noto Confconsumatori. Ecco qui tutte le indicazioni fornite dall’associazione agli obbligazionisti italiani che avevano acquistato i bond della Lehman Brothers.

Confconsumatori, attraverso un comunicato stampa, informa che il Consiglio di gestione della Banca fallita nel 2008 ha disposto che a partire da lunedì scorso, cioè 1 ottobre 2012, fosse distribuita una seconda tranche di rimborsi, dopo quella del mese di aprile 2012.

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Per gli obbligazionisti italiani, che sono circa 50.000, per un totale di quasi 6 miliardi di bond venduti, le percentuali di questo rimborso saranno diverse a seconda di quale sia stata la società che aveva emesso i titoli acquistati. E cioè:

1) I creditori che hanno acquistato bond emessi direttamente dalla capogruppo americana LBHI, dal primo ottobre 2012 devono ricevere il 3,8% del valore nominale.

2) I creditori italiani che sono, invece, in possesso di bond venduti dalla società olandese LBT, riceveranno una tranche pari al 2,4% del valore nominale.

L’avv. Antonio Pinto, del direttivo nazionale di Confconsumatori, raccomanda ai possessori di bond Lehman: “è bene verificare presso la propria banca che, nei giorni successivi al primo ottobre, venga effettivamente eseguito l’accredito delle somme.

La terza tranche di rimborsi è stata già fissata al 30 marzo 2013: “anche in quell’occasione”, aggiunge Pinto, “l’Associazione continuerà a monitorare la regolarità della procedura del piano di riparto, portata avanti dagli Organi di gestione della Banca. Ricordiamo, infatti, che il piano prevede la restituzione complessiva del 21% del valore nominale dei bond in favore degli obbligazionisti della Lehman LBHI americana ed il 27% in favore degli obbligazionisti della società Lehman olandese LBT”.

“Naturalmente”, conclude il legale di Confconsumatori, “il predetto rimborso non esclude il diritto del risparmiatore ad agire giudizialmente contro la banca venditrice per negligenza professionale e inadempimento contrattuale”.

 

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No Comments

  • carlo ha detto:

    Come per GM,AIB anche per lehman le mie banche non sanno mai niente di come vengono restituite le obbligazioni e mi rispondono sempre
    che è come un regalo che ogni tanto arriva
    Se questa è la chiarezza delle banche…… ,ormai sono anni che
    che non ho piu parole altro che patti chiari o fare reclami all’ABI
    ecc,ecc

  • franco ha detto:

    Salve ma la societa’ pattichiari non dovrebbe essere responsabile visto che il titolo fino a circa 48 ore prima del comunicato crack era considerato sicuro. Per lo più la stessa società non ha avvertito e non ha messo allarme su possibili voci di fallimento… possibile che non sapessero niente…..
    era una tripla AAA

  • Masut gianAntonio ha detto:

    Ho fatto causa alla mia ex banca intesa dove ha comprato obbligazioni ( senza il consenso)della lehman e dove sono riuscito a recuperare il 35/: delle obbligazioni volevo sapere se e possibile recuperare il resto. Grazie

  • Fabio ha detto:

    Fare causa alla propria banca comporta un costo legale non indifferente. Ne vale la pena?