Molte famiglie si preoccupano di risparmiare sui costi dell’energia. Per spendere meno, ridurre i consumi e ridurre l’impatto ambientale delle forniture elettriche per le nostre abitazioni possiamo valutare l’offerta del mercato così da individuare la soluzione più vantaggiosa per noi. Anche confrontare le migliori tariffe di energia é un’ottima opportunità per individuare velocemente l’offerta più conveniente ed iniziare da subito a ridurre gli sprechi.

Ultimamente il Ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera e il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini hanno presentato un Decreto ministeriale ribattezzato “Conto Termico” che entrerà in vigore dal gennaio 2013, che prevede il ricorso ad incentivi per l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile termica e una serie di misure per rendere più efficienti dal punto di vista energetico gli edifici pubblici.

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Ora che sta per arrivare la brutta stagione sono proprio le tariffe del gas per il riscaldamento a preoccupare di più, visto l’uso massiccio che se ne farà. Per limitare e razionalizzare i consumi si possono adattare alcune accortezze, come installare termovalvole e timer sui caloriferi. Un notevole risparmio, però, può essere realizzato anche installando degli impianti fotovoltaici domestici. Secondo quanto previsto dal Decreto, gli incentivi messi a disposizione ammontano a  900 milioni di euro e saranno reperiti dagli oneri aggiuntivi già applicati alla bolletta di gas e riscaldamento. Saranno impiegati per promuovere la realizzazione soprattutto di piccoli e medi impianti che raggiungano una potenza attorno ai 500 kW: i soggetti coinvolti saranno – quindi – famiglie, condomini o piccole imprese.

Inoltre, come precisato dal Ministero dell’Ambiente, nell’ambito delle fonti rinnovabili termiche, il nuovo sistema incentivante permetterà di promuovere interventi di piccole dimensioni, tipicamente per usi domestici e per piccole aziende, comprese le serre, fino ad ora poco supportati da politiche di sostegno.

Tanto i cittadini quanto le imprese potranno, quindi, più facilmente sostenere il peso dell’investimento, al fine di installare nuovi impianti rinnovabili ed efficienti. L’incentivo coprirà infatti, mediamente, il 40% dell’investimento e verrà erogato in 2 anni, che saliranno a 5 anni nel caso di interventi più onerosi.

Per quanto riguarda, invece, gli incentivi all’efficienza energetica per la Pubblica Amministrazione, il nuovo Conto Termico mira a contrastare tutte quelle restrizioni fiscali e di bilancio che hanno impedito fino ad oggi, proprio alle PA, di sfruttare al meglio le potenzialità offerte dal risparmio energetico. Lo schema del Decreto varato dai due Dicasteri passa ora all’esame della Conferenza unificata.

Come accedere, concretamente, alle agevolazioni previste dal cosiddetto Conto Termico? Innanzitutto, sia nel caso di privati che di soggetti pubblici, il richiedente dovrà presentare la propria domanda al GSE tramite il modulo che sarà messa a disposizione sul sito del Gestore per i servizi energetici. La domanda dovrà essere presentata entro 60 giorni dalla data in cui si sono effettuati gli interventi o sono terminati i lavori.

La domanda per accedere agli incentivi previsti dal Conto Energia Termico deve indicare chiaramente gli interventi realizzati e la spesa totale sostenuta per i lavori. La domanda deve essere firmata dal soggetto responsabile che ne fa richiesta e accompagnata da una fotocopia di un documento di identità in corso di validità.

Andranno poi allegati altri documenti, come l’attestato di efficienza energetica, le schede tecniche delle apparecchiature installate, fatture e così via.

In generale, quindi, possiamo affermare che le istituzioni stanno dimostrando un interesse sempre maggiori nei confronti delle tematiche green, proponendo soluzioni volte sia a sensibilizzare i cittadini sia ad incentivarli ad abbracciare stili di vita ecosostenibili.

 

 

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