Il provvedimento del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali rende possibile realizzare un progetto pensato nell’interesse dei giovani, per proseguire nella costruzione di un mercato del lavoro più dinamico e inclusivo. Il decreto prevede la possibilità di concludere un ‘accordo’ fra cinque attori diversi: soggetti pubblici, Enti previdenziali, imprese, lavoratori anziani, lavoratori giovani.

In base a tale accordo, il lavoratore anziano accetta di trasformare il proprio rapporto di lavoro da tempo indeterminato a part-time, mentre il lavoratore giovane viene assunto con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato (condizione necessaria è che il saldo finale in termini di posti di lavoro sia positivo).

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Il soggetto pubblico si fa carico di versare all’Ente previdenziale i contributi previdenziali aggiuntivi in favore del lavoratore anziano, in tal modo garantendo a quest’ultimo un livello di copertura pensionistica adeguato.

Questo strumento, se sviluppato in tutte le sue potenzialità, può rappresentare realmente un importante passo avanti nella realizzazione di un vero e proprio ‘patto fra generazioni’ volto sia ad assicurare la salvaguardia dei livelli di occupazione per le nuove generazioni sia a mantenere condizioni di reddito accettabili per le fasce di popolazione meno giovani.

 

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