Dall’informativa precontrattuale all’estinzione anticipata, la direttiva comunitaria si occuperà di tutte le principali condizioni che disciplinano l’accesso e l’erogazione dei mutui.

La maggior parte dei cittadini italiani è interessata ad acquistare un immobile, investire nel mattone nel nostro Paese é una prassi assai comune per molti risparmiatori. Dal momento che acquistare un’abitazione necessita di una liquidità abbastanza importante, molto spesso i consumatori si orientano verso l’erogazione del credito delle banche. Dal momento che il mercato dispone di molti prodotti, per capire quale finanziamento scegliere possiamo confrontare i migliori mutui del momento così da individuare il più adeguato alle nostre esigenze.

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Sono in arrivo buone notizie per chi vuole accendere un mutuo casa. Sul tavolo del Consiglio e del Parlamento europeo c’è, infatti, una proposta di direttiva, volta a uniformare nei 27 Paesi dell’UE i criteri che disciplinano l’accesso e l’erogazione di prestiti finalizzati all’acquisto di un immobile. L’obiettivo è rimuovere gli ostacoli, che sono suscettibili di ostacolare l’effettiva creazione del Mercato Unico.

La direttiva interesserà sia la tipologia di finanziamento on line che tradizionale, occupandosi dei seguenti aspetti: norme di comportamento da rispettare quando si concedono crediti ai consumatori; informazioni di base da includere nella pubblicità; informativa precontrattuale; obblighi d’informazione relativi agli intermediari del credito; calcolo del tasso annuo effettivo globale (anche noto con la sigla Taeg); obbligo di verifica del merito creditizio del consumatore; obblighi di informativa da parte del consumatore; meccanismi di risoluzione delle controversie; estinzione anticipata.

L’estinzione anticipata indica la possibilità di rimborsare il proprio credito prima della scadenza effettiva del contratto di finanziamento. Su questo punto, il Consiglio e il Parlamento si stanno battendo affinché ai mutuatari sia riconosciuto il diritto di estinguere anticipatamente il prestito, senza dover necessariamente incorrere in penali eccessivamente onerose.

Come si legge nella nota diffusa dalle due istituzioni comunitarie, la direttiva “mira in primo luogo a creare un mercato unico efficiente e competitivo nel quale i consumatori, i creditori e gli intermediari del credito possano godere di un elevato livello di protezione promuovendo la fiducia dei consumatori, la mobilità dei clienti, l’attività transfrontaliera di creditori e intermediari del credito e la parità di condizioni, rispettando nel contempo i diritti fondamentali sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, in particolare il diritto alla protezione dei dati personali. In secondo luogo la proposta mira a promuovere la stabilità finanziaria, garantendo che i mercati del credito ipotecario operino in maniera responsabile”.

Francesco Tempesta

 

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