Famiglie e PMI hanno un nuovo canale per la risoluzione delle controversie su bollette di energia e disservizi, la conciliazione online dell’Aeeg.

Risparmiare su luce e gas é importante non solo per ridurre l’importo delle bollette ma anche per un impatto ambientale più ecosostenibile. Capire come abbattere i costi é semplice: innanzitutto é necessario che la nostra abitazione sia energeticamente efficiente, in seconda battura é fondamentale che l’offerta per l’energia da noi prescelta risulti in linea con abitudini e stili di vita. Per individuare il prodotto più adeguato per i nostri bisogni possiamo confrontare le migliori tariffe per l’energia così da trovare in fretta l’offerta più conveniente.

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Da oggi le controversie con i fornitori di energia domestica potranno essere risolte comodamente da casa, per via telematica o tramite videoconferenza. Il nuovo servizio dell’Aeeg (Autorità garante per l’energia elettrica e il gas) – per il momento ancora in fase di sperimentazione – è disponibile per famiglie e PMI italiane (con meno di 50 dipendenti e fatturato annuo fino a 10 milioni di euro).

 

Di fronte a un disservizio nella fornitura di energia elettrica o di gas, il consumatore ha la possibilità di presentare un reclamo scritto all’operatore (sia in regime di maggior tutela che nel mercato libero, dove operano Enel Energia, Eni, Edison energia e molti altri), che per legge è tenuto a fornire una risposta entro 40 giorni. Il secondo step (qualora la risposta tardasse ad arrivare o comunque non fosse sufficientemente esaustiva) è quello d’intraprendere il cammino della mediazione civile – da oggi possibile anche online, grazie al nuovo servizio introdotto dall’Aeeg. In questo caso, la domanda deve essere presentata in un periodo compreso tra i 6 e i 12 mesi.

 

Ogni controversia è affidata a un facilitatore, vale a dire un avvocato o commercialista delle Camere arbitrali di Milano e di Roma, selezionato tra gli iscritti nel Ministero della Giustizia. A questo punto viene fissata data e ora per il primo incontro online, che può avvenire anche in videoconferenza (da qui la necessità di avere un collegamento internet). In mancanza di internet, la mediazione può avvenire telefonicamente, tramite conference call.

 

Il facilitatore deve trovare una soluzione alla controversia, astenendosi dall’esprimere giudizi o pareri. La procedura – che ricordiamo è assolutamente gratuita – deve, inoltre, concludersi entro 90 giorni (per alcuni casi, è concessa un’ulteriore proroga di 30 giorni). In caso di “pace fatta”, viene siglato un verbale con valore contrattuale vincolante; altrimenti la pratica viene archiviata con esito negativo.

 

L’Aeeg non si è “limitata” a questo servizio online, ma ha anche istituto il nuovo mediatore europeo (Adr), che presto si diffonderà anche negli altri Paesi UE.

 

Per poter usufruire di questo servizio e richiedere il parere di un mediatore civile, è necessario compilare un modulo online disponibile sul sito dell’Aeeg e allegare tutta documentazione ivi richiesta. È possibile avere maggiori informazioni, contattando i numeri di telefono dello “Sportello per il consumatore”: 800.166.654 (numero vero, solo dal fisso) e 199.419.654 (da cellulare, a pagamento).

 

Francesco Tempesta

 

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