L’Italia solidale non fa rumore. Non compra le pagine dei quotidiani nazionali per raccogliere visibilità. Si certo, capita che ogni tanto la notizia appaia qua e là, ma il lavoro, quello duro, continua incessantemente giorno dopo giorno, in silenzio, discretamente.
L’Italia è piena di iniziative la cui parola d’ordine è solidarietà.
Tra qualche giorno aprirà le porte l’l’Emporio Portobello un supermercato per disoccupati e famiglie in difficoltà economica, promosso dal Centro Servizi per il Volontariato di Modena. Non si tratta di carità ma bensì di una sorta di baratto contemporaneo. Buoni spesa verranno infatti “scambiati” a fronte di un tot di ore di lavoro almeno una volta a settimana.
In un paese dove sono quasi 4 milioni i nuovi poveri, iniziative come questa sono importanti segnali di una grande umanità e di una fortunatamente ancora molto diffusa cultura della dignità.
I nuovi poveri infatti non sono proprio indigenti. Non vivono per strada, non hanno alle spalle storie di inusuale brutalità e tristezza. Sono persone normali, che hanno perso il lavoro da un giorno con l’altro e spesso hanno un alto senso di dignità che non riescono nemmeno a chiedere aiuto.
Le iniziative con l’Emporio Portobello nascono per queste persone.
Come racconta Angelo Morselli, presidente del Centro Servizi per il Volontariato di Modena, “per il nuovo welfare la parola d’ordine è dignità”.
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