Il Piano Casa stanzia 4 miliardi e 400 milioni per rilanciare il settore immobiliare e favorire l’erogazione di prestiti soprattutto per le giovani coppie. 

Per acquistare un’abitazione numerosi italiani si affidano al credito delle banche. Orientarsi tra le varie offerte di credito non è semplice ed occorre valutare alcuni parametri importanti come durata del finanziamento, condizioni generali e tassi d’interesse. Per chiarirci le idee su quale sia l’opzione più adeguata ai nostri bisogni possiamo confrontare i prestiti delle principali banche così da trovare velocemente un’adeguata soluzione.

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Il settore immobiliare, a causa della crisi, ha visto ridursi di quasi la metà le erogazioni di prestiti, con un conseguente crollo delle compravendite immobiliari. Da oggi però le famiglie e i giovani che vogliono acquistare la loro prima abitazione aiutandosi con la richiesta di un prestito potranno contare sul nuovo Piano Casa, approvato recentemente dal Consiglio dei Ministri. Vediamo meglio di che cosa si tratta.

La Cassa Depositi e Prestiti fornirà agli istituti di credito nazionali 2 miliardi di euro da erogare sotto forma di finanziamenti agevolati. Questi potranno essere utilizzati da chiunque sia in procinto di acquistare la sua prima casa tramite un prestito fornito da una banca come l’istituto UniCredit o Cariparma, per esempio.

Fra i destinatari di questo provvedimento spiccano i giovani e i lavoratori atipici, che, per mancanza di garanzie (anche in termini di anzianità e continuità lavorativa), si vedono negate le richieste di credito. In aggiunta, la Cassa Depositi e Prestiti sosterrà il Fondo per l’abitare, destinando altri 2 miliardi di euro a favore di finanziamenti per l’housing sociale.

Ulteriori 400 milioni saranno, inoltre, indirizzati a tre fondi: uno impegnato nel sostenere le vittime di morosità incolpevole; altri 60 milioni andranno poi al Fondo per l’accesso al credito alle giovani coppie e ai lavoratori atipici40 milioni al Fondo di solidarietà per le famiglie che faticano a pagare le rate mensili del mutuo (con indicatore Isee inferiore a 30 mila euro), che potranno richiedere di sospendere le rate fino a 18 mesi. In questo caso il Fondo provvederà a rimborsare gli istituti di credito, che si faranno carico degli oneri finanziari non incassati.

Per quel che concerne il mercato degli affitti, saranno stanziati 60 milioni da destinare al Fondo per l’affitto dei Comuni. Questo sosterrà tutte le famiglie che, pur rientrando nei requisiti delle case popolari, non riescono ad ottenere una casa. Non mancheranno, infine, gli aiuti per rilanciare il settore edile.

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