Rispetto a marzo gli italiani credono di poter restituire le rate dei prestiti in meno tempo. Il rischio indebitamento è però in agguato: lo studio SuperMoney.

Chiedere denaro alle banche può essere essenziale per un consumatore che voglia acquistare una casa, avviare un’attività o effettuare un investimento. Per evitare situazioni spiacevoli o pericolosi casi di insolvenza, però, è bene valutare con cura quale sia il finanziamento più adeguato alle nostre tasche. Per farlo possiamo affidarci al confronto dei principali prestiti personalidelle migliori banche, modalità che ci consente di accedere al credito scegliendo l’offerta più vicina ai nostri bisogni.

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Recentemente un’alternativa interessante al credito delle banche è costituita dal social lending,  il prestito tra privati che permette l’incontro tra domanda ed offerta sulla piattaforma Smartika. Per ottenere il prestito è necessario compilare una richiesta online, cui seguirà una risposta positiva o negativa. I tassi di interesse applicati sono proporzionali alla propria storia creditizia e mediamente inferiori a quelli proposti dalla banche.

Da uno studio dell’Osservatorio SuperMoney è emerso che gli italiani sono più fiduciosi verso il futuro: dall’inizio del mese si è, infatti, ridotta la durata media in cui i consumatori stimano di poter estinguere i prestiti personali, passando dai 72,87 mesi di marzo ai 70,49 di settembre. Supermoney ha constatato nella sua ultima indagine effettuata sulla base delle richieste di finanziamento pervenute al suo sito di confronti.

Dai dati raccolti da SuperMoney si scopre che l’importo medio richiesto ad esempio all’istituto di credito Agos, o Intesa San Paolo, Inpdap, è pari a 17.324,25 euro (18.316,70 euro nel mese di settembre 2013), mentre i tempi stimati per la restituzione dei prestiti sono intorno ai 6 anni (71,20 mesi per la precisione).

Si tratta ovviamente di una media nazionale, che ovviamente varia nelle diverse Regioni: in Lombardia, ad esempio, sembrano essere più ottimisti, stimando circa 68 mesi per la restituzione dei prestiti, contro i 76 mesi stimati dai più pessimisti sardi.

“La definizione della durata del prestito è un elemento da tenere in massima considerazione al momento della richiesta, per non rischiare di cadere nel sovra-indebitamento. – mette in guardia Andrea Manfredi, Amministratore delegato di SuperMoney – C’è da sperare che i consumatori abbiano fatto bene i loro conti, soprattutto in considerazione dell’aumento dell’importo richiesto nell’ultimo mese”.

Manfredi invita, infine, alla cautela: “Le famiglie forse si sentono più sicure rispetto a qualche mese fa e accettano l’idea di poter sostenere un debito anche ingente. Meglio tuttavia non lasciarsi prendere la mano”.

 

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