Con le aste immobiliari ci si aggiudica un prezzo più basso dell’effettivo valore di mercato. I dieci consigli del Notariato per fare i migliori affari.

Per acquistare un immobile la maggior parte degli italiani ricorre all’erogazione del credito delle banche. Individuare il finanziamento più giusto per sé, però, non è un’impresa semplice ed è una decisione che va ponderata con molta cura e consapevolezza. In casi come questi informarci sulle opportunità più vantaggiose del mercato può essere d’aiuto, per farlo possiamo confrontare i migliori mutui del momento così da trovare velocemente quello che fa al caso nostro.

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Un’alternativa al mutuo casa tradizionale può essere quella di acquistarne una con la formula delle aste immobiliari. Oltre ad ottenere un prezzo decisamente più basso, si può infatti usufruire di molte agevolazioni fiscali. Lo sostiene il Consiglio nazionale del Notariato, che, insieme a undici Associazioni dei consumatori, ha realizzato la guida “Acquisto all’asta, un modo alternativo e sicuro di comprare casa”.

L’obiettivo del Notariato è rilanciare un canale d’acquisto che nel nostro Paese non è molto utilizzato a causa della generale diffidenza che la maggior parte delle persone nutre verso le aste immobiliari, preferendo rivolgersi alle banche giudicate più affidabili soprattutto quando si tratta di affrontare un mutuo per la prima casa.

Nel nostro Paese vengono effettuate circa 40mila aste immobiliari all’anno, molte delle quali ripetute perché disertate. Di conseguenza, i prezzi si abbassano anche della metà rispetto al valore stimato dell’immobile. Prima di fare una mossa avventata occorre però, seguire i dieci consigli elencati dal Notariato nella sua guida.

In primo luogo, è sempre bene informarsi sul prezzo effettivo dell’immobile, chiedendo alla cancelleria del giudice delle esecuzioni, al professionista delegato o a un legale: in alcuni casi, il valore stimato dell’immobile potrebbe, infatti, essere troppo alto rispetto alla media di mercato e allo stato effettivo dello stabile. Inoltre, è utile vagliare attentamente tutta la documentazione disponibile almeno 45 giorni prima dell’asta.

Il Notariato suggerisce anche di leggere la perizia specifica, contenente i vincoli e gli oneri che, a conclusione della procedura, rimarranno a carico del nuovo acquirente. Prima dell’asta, si consiglia, inoltre, di vedere l’immobile in questione per verificare di persona alcuni aspetti che magari non sono riportati nella perizia.

Quanto alle “puntate” da fare, è importante stabilire un tetto massimo della somma di denaro da investire per non farsi prendere dall’emotività che, in genere, nelle aste immobiliari porta ad esporsi più di quanto normalmente si tenderebbe a fare. Inoltre, bisogna chiedere informazioni circa eventuali spese aggiuntive (ad esempio, le spese condominiali pendenti o eventuali obblighi professionali per il trasferimento).

Non manca il capitolo sulle modalità di pagamento: coloro che decidono di comprare all’asta devono, infatti, disporre in poco tempo di tutta la cifra richiesta o comunque devono farsi dare un prestito dal proprio istituto di credito. Per contro chi sceglie la formula delle aste immobiliari ha diritto ad una serie di agevolazioni fiscali.

Il decimo e ultimo punto suggerito dal Notariato riguarda la disponibilità: nel caso in cui l’immobile fosse occupato al momento della conclusione dell’asta, il nuovo proprietario dovrà provvedere a proprie spese ad un eventuale sfratto dell’inquilino moroso.

 

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