Le compagnie aeree stanno recependo in questi giorni il sì della Commissione europea per l’uso dei device mobili a bordo, anche per navigare.

L’importanza di poter accedere alla rete in qualsiasi momento è ormai assodata e questa esigenza è stata ben recepita a livello europeo, motivo per cui sentiamo di potervi dare nuovamente delle buone notizie.
Come avevamo già avuto modo di anticipare con questo articolo, gli addetti ai lavori del settore telefonia, da operatori telefonici come Tiscali a Telecom Italia, avranno un’occasione in più per gioire a seguito della recente decisione di permettere che a bordo degli aerei i passeggeri possano utilizzare i loro dispositivi mobili.

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La Commissione Europea, infatti, non ha ravvisato alcuna motivazione valida nel divieto vigente fino ad ora, che permetteva di usare smartphone e tablet solo in modalità aereo. Da oggi, invece, i passeggeri potranno navigare in internet, pagando questo servizio secondo le tariffe internet per il roaming internazionale.
Quella della Commissione, però, costituisce solo una indicazione per le compagnie aeree e non un obbligo. Spetterà quindi a queste ultime la decisione definitiva, ma c’è da aspettarsi che questa opportunità verrà colta al balzo, in prospettiva degli introiti che potrà procurare alle compagnie e sulla scia di quanto già accade sui voli statunitensi.
Negli Stati Uniti, infatti, esistono già delle compagnie che offrono il servizio di wi-fi on flight, ossia la possibilità di navigare durante il volo collegandosi alla rete dell’aereo, ovviamente pagando un sovrapprezzo sul costo del biglietto standard.
Proprio questo aspetto è quello più discusso in questi giorni: molto probabilmente, infatti, anche le compagnie europee sfrutteranno questa occasione e decideranno di includere l’opzione per la navigazione on board solo in biglietti premium, magari rivolti principalmente a chi viaggia per lavoro o deve affrontare itinerari molto lunghi.
Ma come funziona la navigazione in volo? Innanzitutto specifichiamo che sono escluse le fasi di decollo e di atterraggio, durante le quali rimarranno in vigore le regole attuali, che vogliono i dispositivi mobili spenti. Inoltre si potrà navigare solo dopo che il velivolo avrà raggiunto i 3mila metri di altitudine.
Per permettere ai passeggeri di connettersi utilizzando i servizi 3G Umts oppure 4G Lte le compagnie dovranno aggiornare il sistema di comunicazione mobile on board, più conosciuto come Mca, che dovrà raggiungere le frequenze di 2100 Mhz per il 3G e di 1800 Mhz per il 4G.
Nello specifico, grazie alla tecnologia Mca, il segnale degli smartphone o tablet che si trovano a bordo dell’aereo vengono ricevuti da un’antenna posizionata sul velivolo stesso e quindi trasmesso, tramite una connessione satellitare, alla rete terrestre.
Quella dell’Mca, tuttavia,è un’industria agli albori e si aspettano grandi innovazioni in questo campo: alcune aziende europee, infatti, stanno già studiando dei sistemi per permettere di trasmettere di segnale dei dispositivi mobili che si trovano su un aeree direttamente alla rete terrestre senza utilizzare una connessione satellitare.
Il progetto, chiamato DA2G, ossia Direct air to ground, è ancora in fase di sperimentazione, ma se riuscirà nel suo intento darà un nuovo impulso a questo settore e a quello delle telecomunicazioni.

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