Buone notizie per tutte quelle famiglie che, portando avanti il proprio proposito di acquistare casa nonostante le condizioni non proprio favorevoli, hanno provato a confrontare le proposte di Cariparma, Mediolanum Credem o altri istituti per accendere un mutuo.

Ci eravamo già soffermati sui segnali di ripresa lanciati dal settore dei mutui, ma la situazione sembrerebbe caratterizzata da un concreto miglioramento: le banche, infatti, hanno ripreso a erogare prestiti per l’acquisto degli immobili ai privati e le offerte dei vari istituti di credito sono più convenienti rispetto a un anno fa. A dirlo è il giornalista de il Sole24Ore Vito Lops secondo il quale il mercato dei mutui casa sta tornando lentamente alla normalità e alla “vecchia legge dell’incontro tra domanda e offerta”.

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In pratica è tornato in auge il cosiddetto loan to value, ovvero il rapporto fra il mutuo richiesto e il valore dell’immobile che si intende acquistare. Dopo la crisi degli ultimi anni, quindi, le banche stanno ricominciando a concedere mutui alle famiglie che vogliono comprare casa, ma lo fanno in modo selettivo “premiando” chi è disposto a mettere sul piatto una buona base di liquidità. Per fare un esempio è più facile avere un mutuo per chi chiede un mutuo di 200 mila euro, ma ne garantisce di tasca sua almeno 100 mila: inoltre per questi “fortunati” clienti sono presenti offerte ad hoc con spread e tassi convenienti.

Le conseguenze di questa tendenza del mercato bancario sono due: se da una parte l’accesso al credito rimane bloccato per le famiglie che non hanno molta disponibilità economica, dall’altra si potrebbe creare un circolo virtuoso con la concessione di mutui casa solo a creditori affidabili. In pratica si preferisce non fare prestiti a profili rischiosi e questo per non aumentare le sofferenze bancarie che sono già alte. A lungo andare questa scelta potrebbe rafforzare tutto il mercato del settore, con la consapevolezza che il miglior “biglietto da visita” per un cliente è un lavoro a tempo indeterminato.

Per quelle famiglie che vogliono comprare casa, quindi, il consiglio è di presentarsi in banca con una buona “dote” e se non si hanno abbastanza soldi sul conto corrente si può provare a bussare alla porta di mamma e papà. Se ci autofinanziamo il 50% dell’acquisto della casa, infatti, la banca sarà molto contenta e sarà disposta a offrirci un mutuo con spread anche sotto il 2,50%. Ad esempio è quello che fa BNL che propone uno spread del 2,45% per i mutui al 50% con 15 punti base in meno rispetto a chi chiede un finanziamento dal 51% all’80% del valore dell’immobile.

Le buone notizie, comunque, si può dire ci siano un po’ per tutti sul fronte dei mutui perché i tassi d’interesse si stanno abbassando un po’ su tutte le offerte. Parliamo soprattutto dei mutui a tasso variabile che “approfittano” della politica di stabilità monetaria voluta da Mario Draghi, presidente Bce. Il mutuo a tasso variabile, al momento, è la scelta migliore per una famiglia e la differenza col tasso fisso può arrivare anche a 230 punti, il che significa un bel risparmio sulla rata mensile.

Ovviamente per trovare il mutuo più conveniente bisogna confrontare tutte le offerte presenti sul mercato e scegliere fra tasso Euribor o Bce e valutare anche tutte le altre variabili contrattuali. Ciò che è certo è che le condizioni pre-crisi sono ancora lontane, ma un anno fa ci sognavamo questi tassi e questi spread. La conseguenza (positiva) è che finalmente i dati sui mutui sono tornati a crescere e nei primi due mesi del 2014 si è registrato un +18,5% con 3,2 miliardi di erogazioni per i mutui alle famiglie.

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Linda Iulianella

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