In tempi di crisi può capitare che la rata del mutuo sia diventata troppo alta. Dalla surroga alla rinegoziazione, ecco tutti gli strumenti per alleggerirla.

Quando si vuole acquistare casa è indispensabile avvalersi di un buon mutuo. Dal momento che si tratta di un vincolo che durerà molti anni, compiere una scelta consapevole e vantaggiosa è quantomai necessario. Per fare ciò occorre innanzitutto informarsi su come calcolare la rata del mutuo: si tratta infatti di un parametro fondamentale grazie al quale valutare attentamente i prodotti presenti sul mercato.

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Anche la questione del tasso deve essere ben ponderata al fine di trovare la soluzione più adatta alle proprie esigenze. Meglio un mutuo a tasso variabile o uno a tasso fisso? Per quanto la sicurezza data dalla seconda tipologia non sia trascurabile, il primo risulta tutt’oggi più vantaggioso, a maggior ragione dopo il taglio Bce sui tassi e la successiva riduzione dell’Euribor.

Nonostante questo lavoro di raccolta informazioni, può comunque capitare di fare una scelta poco vantaggiosa e trovarsi, complice la crisi, a faticare parecchio per pagare la rata mensile. Cosa fare in questi casi? Le soluzioni sono essenzialmente tre.

SURROGA. Dà la possibilità di trasferire il finanziamento in corso presso un altro istituto di credito, e, in seguito all’abolizione delle penali di estinzione anticipata e a quanto stabilito dal decreto Bersani del 2007, è completamente gratuita.

Grazie alla surroga è possibile rinegoziare le condizioni del proprio mutuo, passando ad esempio da un tasso fisso ad uno indicizzato o viceversa. Tutto ciò che occorre fare è trovare una banca che offra condizioni più vantaggiose rispetto a quelle di cui si dispone, contattarla e, se la surroga viene approvata, sarà lo stesso istituto prescelto ad accordarsi con quello di provenienza per procedere al trasferimento.

Occorre però ricordare che le banche non sono tenute ad accettare il trasferimento di un mutuo presso di loro tramite surroga ed è probabile che prima di pronunciarsi si informino in modo approfondito circa le motivazioni alla base della scelta.

SOSTITUZIONE. Anch’essa serve per trasferire il proprio mutuo in un altro istituto, ma in questo caso l’importo del nuovo finanziamento sarà maggiore rispetto al debito residuo di quello vecchio. Anche i costi sono maggiori, poiché occorre iscrivere una nuova ipoteca ed è necessario un atto notarile.

RINEGOZIAZIONE. Se la propria banca è disponibile ad una rinegoziazione, questa può essere una buona soluzione per modificare le condizioni del proprio finanziamento senza bisogno di trasferirlo. Non è detto che questo però sia possibile: l’istituto, infatti, non ha l’obbligo di accettare la rimodulazione delle condizioni.

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Linda Iulianella

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