Internazionalizzazione, reti d’imprese e soprattutto export. Sono queste le parole chiave sulle quali le aziende stanno puntando per risorgere da una situazione di crisi economica e finanziaria che da anni sta rendendo stagnante l’economia del Paese. Il Made in Italy continua a fare breccia nel mondo, e se, al momento, i consumi interni sono in timida ripresa, per crescere e mantenere alta la produzione il Sistema Paese punta su nuovi lidi. Dall’Oriente, affamato di prodotti italiani, all’Africa e alla stessa Europa, le eccellenze italiane conquistano il mercato internazionale.

Dai prodotti agroalimentari ai settori del manifatturiero e meccanico, i dati che si registrano hanno tutti un segno “più” davanti e, secondo i dati Istat, nel solo mese di settembre l’export è salito del 7,4% su base annua. Il Made in Italy è quindi la vera chiave di volta per far ripartire l’economia, secondo un’analisi di Confindustria

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Esportare “la dolce vita” implica che le aziende si trovino pronte e professionalmente preparate a farlo. La competizione mondiale lo richiede e quindi non basta aver un ottimo prodotto, ma anche saperlo vendere. Questo impone alle aziende di sapersi rapidamente adattare al nuovo contesto internazionale: fondamentali sono ad esempio la perfetta conoscenza delle lingue straniere, in particolare del business english, la capacità di creare rapporti internazionali e saper fare rete con altre aziende dello stesso settore per presentarsi come soggetti forti e competitivi.

Inoltre le istituzioni stanno cercando di aiutare le aziende in questa sfida oltre confine, attraverso bandi, finanziamenti e fondi dedicati. Una sfida che ha anche delle implicazioni sul mercato del lavoro: le imprese, infatti cercano nuove figure professionali, gli export manager, che oltre ad una perfetta padronanza delle lingue straniere, possiedano spiccate doti per interagire e relazionarsi con i nuovi interlocutori oltre Oceano. A questo proposito Englishtown ha pubblicato una guida scaricabile gratuitamente intitolata “Avere successo nei mercati internazionali” con i migliori consigli per professionisti ed export manager che vogliano approfondire le loro conoscenze per dialogare con i mercati esteri.

Le ricadute positive dell’export sono quindi molteplici: non solo far ripartire le aziende, ma anche creare posti di lavoro, e far tornare il Made in Italy a brillare come merita.

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