Buone notizie per il commercio estero: Unioncamere ha dato il via a una piccola grande rivoluzione orientata nel senso della semplificazione delle procedure doganali. Detto in pillole, questo significa che il passaggio delle merci da un paese all’altro avverrà in tempi sempre più brevi. Un cambiamento che – peraltro – risponde in modo puntuale a esigenze tutt’altro che settoriali: perché il mondo cambia ed è giusto che – con il mondo – cambino anche le leggi che regolano la vita economica del Paese.

Negli ultimi anni, si parla e si sproloquia di un processo che ormai è sulla bocca di tutti: dire ‘globalizzazione’, oggi significa fare riferimento a una delle principali chiavi di lettura della modernità.Ma cos’è realmente la globalizzazione? Volendo dare una definizione da manuale del termine, per globalizzazione si intende un processo di interconnessione su scala mondiale dei mercati, delle produzioni e dei consumi. Con pro e contro al seguito. Al di là delle controversie sugli aspetti collaterali del fenomeno dal punto di vista sociale, uno degli aspetti più interessanti della globalizzazione è il fatto che tenda a svilupparsi lungo una sorta di doppio binario. In che modo?

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La cosiddeta globalizzazione – un fenomeno in realtà tutt’altro che nuovo – ha preso piede in buona parte grazie a quella colossale rivoluzione informatica che ha premuto sull’acceleratore, rivoluzionando radicalmente i tempi di numerose operazioni. La mail ha sostituito la vecchia lettera cartacea, le comunicazioni hanno cominciato a svilupparsi in tempo reale. E via di seguito. Eccoci dunque al fenomeno del ‘doppio binario’: da una parte il mondo del web ha velocizzato le tempistiche, dall’altra ha continuato a esistere – e resistere – il mondo reale, con l’inamovibile lentezza della sua burocrazia. Un bel problema, soprattutto in un contesto che – proprio a causa della globalizzazione – si configura come sempre più competitivo. 

La recente iniziativa capitanata da Unioncamere, risponde proprio a questa esigenza e si colloca all’interno del decreto “Destinazione Italia”, che mira – appunto – a favorire gli investimenti delle aziende straniere in Italia e parallelamente ad agevolare la penetrazione delle aziende italiane all’estero. E’ in questo quadro che si contestualizza la semplificazione delle procedure doganali portata avanti dalle Camere di Commercio. Attraverso i carnet ATA, i carnet TIR e tramite i certificati di origine, è possibile semplificare notevolmente la circolazione delle merci fra i vari paesi riducendo in modo radicale le normali tempistiche. Nello specifico, i carnet ATA consentono di far entrare e circolare le merci all’interno dei paesi aderenti alla convenzione, senza l’obbligo di depositare i diritti e le tasse doganali; il carnet TIR, consente invece di semplificare il trasporto delle merci su strada mentre il certificato di origine entra in gioco nei rapporti commerciali fra Unione Europea e paesi extracomunitari.

E c’è anche un’altra novità, che piacerà molto ai diretti interessati: oggi, è infatti possibile giocare d’anticipo, richiedendo – all’occorrenza – un certificato o una visura in lingua inglese ed evitando così l’obbligo di avvalersi di una traduzione giurata.

Per far conoscere questa innovazione, Unioncamere ha realizzato questo divertente spot:

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