Scrivere un curriculum vitae può far sorgere molti interrogativi su come sia giusto o sbagliato procedere. Il fine ultimo di un buon cv è quello di essere ricordato fra decine o centinaia di documenti simili. Ecco qualche consiglio che può tornare utile per produrre un documento efficace.

Il modello del curriculum

Il primo interrogativo che affronta chi sta per scrivere il curriculum è: “Quale formato scegliere?”. Alcune procedure di selezione, come ad esempio i concorsi della Pubblica Amministrazione, richiedono un modello preciso e prestabilito del curriculum che il candidato deve sottoporre. Se non sono date delle specifiche puntuali, la cosa migliore è tenere conto dell’organizzazione a cui lo stiamo inviando.

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Per alcune realtà è opportuno rifarsi a modelli predefiniti, come il curriculum europeo, per altre questo modello potrebbe risultare obsoleto, mentre apprezzerebbero maggiormente un documento con una personalizzazione grafica. La rete offre un grande aiuto: è possibile cercare online dei formati preimpostati e gratuitamente scaricabili. Questo permette di scegliere una base di partenza per poi arricchirla con le proprie idee.

La fotografia del curriculum

Susan Sontag, scrittrice americana, parla così della fotografia: “Il pittore costruisce, il fotografo rivela”. Attenzione dunque a tutti i dettagli che la foto scelta per il cv potrebbe rivelare. Inviando un documento a persone che non ci hanno mai visto, la foto rappresenta una sorta di prima impressione. Giocano un ruolo importante la nitidezza dell’immagine, l’espressione del volto, lo sfondo e l’abbigliamento.

In quante versioni scrivere il curriculum

Non è detto che il cv sia solo uno. Perché non scrivere il curriculum in più versioni in modo da avere diversi stili di comunicazione pronti per ogni eventualità? Si può variare innanzi tutto il formato, al fine di avere a disposizione un curriculum più formale, adatto a candidature convenzionali, e uno più particolare e caratteristico, che può far comodo anche per attività extra-lavorative.

I diversi tipi di cv potrebbero venirci in aiuto anche sul fronte lingua: consigliatissima una versione italiana e una in inglese, per eventuali candidature internazionali oppure per quelle verso multinazionali.

Rifacendoci all’esempio del primo curriculum della storia, si può notare come anche Leonardo Da Vinci, più di 500 anni fa, inviando una lettera a Ludovico il Moro per farsi assumere, non scrisse un curriculum generalista, ma un documento calato specificamente su quelle che erano le esigenze del reggente del Ducato di Milano. È importante mettersi nei panni del datore di lavoro a cui indirizziamo la nostra candidatura.

Le esperienze che rendono unico il proprio percorso

Va considerato che, per alcune posizioni, le risorse umane visionano innumerevoli cv: è quindi necessario distinguersi. Per far sì che il nostro curriculum sia quello che rimanga più in testa alla persona che farà la selezione, bisogna comprendere quale sia l’esperienza, il progetto, il corso, che possono differenziare la propria figura professionale da quella di altri candidati. 

Non è obbligatorio scrivere il curriculum partendo dal lavoro, si può stravolgere l’ordine classico e iniziare il documento da quelle che sono le proprie competenze linguistiche se si vuole mettere in risalto la padronanza di più lingue o informatiche se si conosce un software interessante per il ruolo a cui ci si sta candidando. 

La lunghezza del curriculum

L’ultimo elemento da tenere in considerazione mentre si sta per scrivere il curriculum è la lunghezza del documento. Le risorse umane segnalano che all’estero si richiede un cv di una pagina, mentre in Italia si tende ad essere prolissi. In generale è bene tenere a mente che il curriculum deve essere snello e comprensibile.

Una strategia potrebbe essere quella di limitare la descrizione delle attività più in là nel passato, per riservare maggiore spazio solo all’ultima esperienza vissuta. Anche in questo caso l’esperienza di Leonardo Da Vinci può essere esemplificativa: lui stesso ha riassunto la sua carriera in una sola pagina.

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Chiara Bastianelli

Chiara Bastianelli

Laurea in Economia e Direzione Aziendale. Project manager in una società di consulenza strategica per le imprese. Appassionata di aziende, finanza e letteratura.

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