Il 5 aprile scorso è stato presentato alle Camere il Piano strategico di sviluppo del turismo per il periodo 2023-2027 dal Servizio studi del Parlamento. Un turismo digitale con particolare attenzione alla sostenibilità: questi sono i macro obiettivi definiti dal Piano.
Con il parere positivo da parte della Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, il Piano può proseguire il suo iter per l’approvazione.

Il contenuto del Piano strategico per lo sviluppo del turismo: gli obiettivi

Il Piano strategico individua quattro obiettivi:

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a) Innovare, specializzare e integrare l’offerta nazionale;
b) Accrescere la competitività del sistema turistico;
c) Sviluppare un marketing efficace e innovativo;
d) Realizzare una governance efficiente e partecipata nel processo di elaborazione e definizione del Piano strategico e delle politiche sul turismo.

Questi obiettivi devono essere applicati a 8 ambiti precisi:
1. turismo organizzato;
2. fiere e MICE (riunioni, viaggi premio, conferenze ed esposizioni)
3. accessibilità e mobilità turistica;
4. wellness, il Piano strategico pone l’attenzione sulle strutture termali e il turismo del benessere, il turismo sportivo e il cicloturismo;
5. turismo culturale: rafforzare le grandi destinazioni culturali e far conoscere aree meno conosciute, promuovendo il turismo tutti i mesi dell’anno;
6. strutture ricettive;
7. turismo leisure – del tempo libero: sviluppare la competitività e l’attrattività delle destinazioni montane, promuovere il mare in maniera eco-sostenibile, organizzare esibizioni e intrattenimenti, rafforzare la sicurezza e la sostenibilità dei parchi tematici;
8. turismo di alta gamma.

Il turismo e le caratteristiche di ogni regione

Ogni regione italiana ha delle caratteristiche precise e uniche, un fascino e una bellezza che non ha paragoni. La legge costituzionale n. 3/2001 ha trasferito ad ogni regione la competenza di valorizzare le proprie risorse. In questo modo ogni regione può adattare meglio al proprio territorio la promozione e la conservazione dei beni presenti all’interno dei propri confini. Il turismo, però, ha una rilevanza nazionale per cui – come specificato dalle Corte costituzionale – è necessario attuare un’azione promozionale unitaria per contrastare la frammentazione delle singole iniziative regionali. Di conseguenza, la promozione può essere organizzata sul prodotto Italia evidenziando le coste nella loro interezza oppure le catene montuose e così via per ogni caratteristica appartenente all’intera nazione. In conclusione, un’immagine unica è più facile da promuovere all’estero.

Per questo motivo, il Piano strategico del turismo ha lo scopo di organizzare e mettere insieme ogni peculiarità regionale in modo da darne maggiore diffusione possibile anche a livello mondiale. Pertanto è possibile strutturare una programmazione strategica intendendo il turismo come una industria vera e propria. In questo modo si può pensare alla governance, all’innovazione, alla qualità e all’inclusione, alla formazione e alla sostenibilità. Questi temi rappresentano i 5 pilastri strategici del Piano del turismo che verranno studiati e applicati come dovrebbe avvenire in ogni impresa.

L’Istat aiuta a prendere decisioni anche nel settore turistico

Per poter prendere qualunque decisione occorre basarsi su dei dati, in questo senso un ruolo importante è rappresentato dall’Istat, l’Istituto nazionale di statistica. Pertanto, nel mese di aprile 2022, l’Istat ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con il ministero del Turismo con l’obiettivo di coordinare le rispettive attività istituzionali e migliorare le attività di produzione, scambio e utilizzo dei dati sul turismo. Di conseguenza, il Piano strategico sul turismo deve basarsi sulle tendenze, sulle richieste e sulle stime. Proprio l’Istat ci informa che nei primi mesi del 2023 si registra una ripresa del settore con il +45,5% di presenze complessive rispetto allo stesso periodo dell’anno 2022. Particolarmente rilevante è il dato delle presenze straniere (+70,5%) ed anche di quelle domestiche (+28,8%). Se questo trend di crescita verrà mantenuto, sarà possibile registrare nel 2023 il pieno recupero dei livelli pre-pandemici.

Il Piano strategico di sviluppo del turismo e il PNRR

I progetti di investimento rientrano nel PNRR, il Piano di ripresa e resilienza, ed hanno come obiettivi il miglioramento delle strutture turistico-ricettive, il rilancio e la valorizzazione del patrimonio culturale, il potenziamento delle infrastrutture, anche digitali, e della rete dei trasporti e della mobilità del paese. I fondi assegnati ammontano a 2,4 miliardi di euro.
In altre parole, per quanto riguarda il turismo digitale è previsto dal Piano strategico, l’integrazione del portale Italia.it con le informazioni sanitarie e delle professioni turistiche, il coinvolgimento degli enti territoriali in modo da incidere maggiormente sull’intera filiera turistica.

Rivestono particolare importanza gli investimenti sul potenziamento della rete dei trasporti, in modo da risultare competitivi nei confronti degli altri Paesi sotto l’aspetto qualitativo e di accesso ai servizi.

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Francesco Ravenda

Francesco Ravenda

Francesco Ravenda, informatico. Appassionato di gestione aziendale e di podcast, attento alle dinamiche sociali, mi piace informare, raccontando. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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