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I giovani chiedono comunicazione, cultura e solidarietà

www.piazzadante.it ha raccolto i voti dei giovani visitatori, i quali hanno indicato le tre parole che, a loro parere, sono destinate ad influire maggiormente sul nostro futuro. Privilegiando la solidarietà, i più giovani constatano che il non-profit è oggi un mondo che interagisce sempre più con la vita quotidiana: all’interno dello studio, del lavoro, del tempo libero.
Al sondaggio, nato dalla collaborazione tra Avis, la più grande associazione di volontariato del sangue, e la casa editrice Utet, fa ora seguito un concorso rivolto alla scuola secondaria superiore. Fino al 30 giugno, saranno impegnati tutti gli studenti e gli insegnanti che intendono cimentarsi in un lavoro di ricerca e di approfondimento del linguaggio, per analizzare come le parole hanno cambiato il concetto di solidarietà.
I partecipanti hanno la possibilità, individualmente o in gruppo, di indossare i panni degli autori di voci di dizionario o enciclopediche, al fine di analizzare e individuare parole, proverbi, modi di dire, espressioni dialettali, gerghi giovanili- oltre a temi, personaggi, eventi, luoghi, innovazioni tecnologiche- che rappresentano meglio il mondo della solidarietà.
Dice Pasquale Colamartino, presidente Avis Nazionale: “La sinergia d’azione tra scuola e volontariato rappresenta oggi una delle possibili vie per sviluppare nei cittadini più giovani motivazioni etiche e di solidarietà. Convinti che quest’ultima debba entrare di diritto nel percorso formativo delle scuole italiane, dallo scorso anno la nostra associazione ha dato il via ad un nuovo modo di collaborare con la scuola, ponendosi un obiettivo più ampio della promozione al dono (del sangue): la promozione del concetto di solidarietà”.
Per partecipare al concorso, occorre spedire in busta chiusa i propri elaborati a Utet, corso Raffaello 28, 10125 Torino; utet@utet.it; www.utet.com

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