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Operatori non profit e incentivi: una ricetta americana

Applicare il sistema degli incentivi sul lavoro alle organizzazioni senza scopo di lucro e’ la nuova tendenza in arrivo dagli Stati Uniti. Molti direttori di associazioni non profit hanno deciso di adottare, per gli impiegati delle loro imprese, alcuni “diversivi” volti a gratificare, non solo economicamente, i lavoratori, nella convinzione che un ambiente ricco di stimoli possa risultare piu’ produttivo. Cosi’, dagli Stati Uniti, arrivano notizie di iniziative “bizzarre” create ad hoc per i dipendenti del settore non profit. In Ohio, ad esempio, gli operatori del Fieldstone Farm Therapeutic Riding Center, associazione che si occupa di ippoterapia, hanno la possibilita’ di disporre di un cavallo del Centro per il loro tempo libero. In questo modo – ha dichiarato Lynnette Stuart, direttrice dell’associazione – i dipendenti sentono maggiore vicinanza con gli animali e con il Centro e molto spesso il legame diventa cosi’ forte da indurli ad accudire i cavalli al posto degli addetti a questo compito. Di tenore diverso sono i nuovi incentivi economici, non piu’ fissati unicamente sulla base della produttivita’, ma volti a premiare la salute dei dipendenti. Sono nati cosi’ i rimborsi per il Fitness, ovvero incentivi per chi smette di fumare oppure ferie pagate extra per coloro che decidono di diventare donatori di midollo osseo o di sangue: premi che valorizzano il “cuore” degli operatori. Non piu’ quindi solo conferenze e corsi di aggiornamento, ma vere e proprie idee per “flessibilizzare” e rendere piu’ piacevole il posto di lavoro. I risultati, a detta dei responsabili, sono ottimi. Chissa’ che presto anche in Italia non si sviluppi questo nuovo, innovativo trend.

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