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Insegnano a ragionare: sono i consulenti filosofici!

Ce ne sono solo cinque riconosciuti in Italia: e quest’anno inizierà il primo ciclo di studi per consulenti filosofici. Professione a tempo pieno per il Socrate contemporaneo, alle prese con lo spleen dell’università e della vita accademica. Lontani dal trasandato stereotipo del pensatore, indossano giacca, cravatta e ventiquattr’ore. Lavorano con le imprese, soprattutto sul fronte del managing, e con le scuole. Un altro discorso poi riguarda gli “eticisti”, oggi molto richiesti negli ospedali per il supporto all’attività medica.
Non risolvono problemi come lo psicanalista o l’Harvey Keitel di Mr. Wolf in Pulp Fiction, ma piuttosto ne creano. Sono oltre 100 quelli iscritti a Phronesis (www. phronesis. info), dal greco “saggezza”, l’associazione nazionale costituita a Firenze nel gennaio 2003 e con sede a Torino. Il 25 aprile di quest’anno l’assemblea dei soci ha approvato l’ordinamento interno per ottenere la qualifica.
Una sorta di diploma extrauniversitario che ha il compito di tracciare una linea nell’esercizio del mestiere e con l’obiettivo non dichiarato di creare un ordine professionale. La pratica filosofica è già molto diffusa negli Stati Uniti, in Francia, Germania e Israele: l’ultima new entry è stata la Spagna. “Ci sono delle prospettive di collaborazione sia con enti pubblici che con i privati. – spiega Luca Bertolino, segretario di Phronesis – Si tratta ora di incoraggiare lo scambio di idee e di esperienze tra chi è presente in questo campo”.
Persino il ministero degli Interni ha iniziato ad arruolarne qualcuno: a Bitonto, per esempio, una zona calda per gli sbarchi clandestini in provincia di Bari, una consulente filosofica è stata inserita nel progetto del Comune. La Regione Veneto, poi, ha concesso dei fondi per un indirizzo ad hoc nel corso di laurea in Filosofia. L’Università Cà Foscari di Venezia e l’Ateneo di Milano hanno formato un gruppo di ricerca sulla consulenza filosofica con il nome “Compagnia di Ognuno”.
Contro tutti i tentativi di discredito mette le mani avanti Giorgio Primerano, che ha realizzato un laboratorio di filosofia pratica con il liceo Darwin di Moncalieri, e preferisce definirsi un “coordinatore dialogico”, moderatore di pensieri più che consulente di un privato: “Non ci sono finalità terapeutiche, ma solo l’applicazione di un certo modo di ragionare. – afferma – Difficile dire che si riesce a campare solo con questi programmi per gli studenti”.

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