Lavoro

Nasce l'ufficio di (ri)collocamento

di 15 Aprile 2009No Comments

L’agenzia nasce “per la promozione dell’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro nei confronti dei dirigenti in stato di disoccupazione o dipendenti di aziende in liquidazione” in via sperimentale nel 2008. Ad oggi interessa cinque città ed ha trovato proprio nell’avanzato nord-est le migliori affermazioni. Infatti, è a Padova, dove sono state impegnate in prima persona Unimpiego-Confindustria e Federmanager, che si sono registrate 14 delle 20 ricollocazioni sul territorio nazionale, su un totale di 150 curricula registrati in banca dati.

L’Agenzia prende le mosse da statistiche preoccupanti: si stima che entro al fine del 2009 i manager espulsi dal mercato del lavoro arriveranno a quota 9000.
Se la crisi sembra colpire, in maniera democratica, quasi tutti i settori, i livelli e le professionalità, quando gli esuberi riguardano i manager il problema della ricollocazione diventa ancora più difficile.
Infatti, i tempi di attesa tra un’occupazione e l’altra sono, dati alla mano, mediamente più lunghi e la ricerca stessa di un nuovo incarico più difficile. Si parla di circa 6 mesi e di un processo articolato di accompagnamento e di costruzione di nuove competenze spendibili.

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Bisogna considerare che i ruoli dirigenziali prevedono capacità di leadership, di progettualità e di coordinamento risorse umane e finanziarie che, non di rado, portano i manager a penalizzare le competenze più operative, come la redazione di una fattura o l’utilizzo di un computer in tutte le sue potenzialità.

Il vero problema è rappresentato, così, dalla formazione finalizzata al riposizionamento di dirigenti che hanno mediamente circa 45/50 anni. Tenendo conto che l’Italia è, tra i paesi europei, quello che utilizza maggiormente il ricorso ai prepensionamenti, si comprende come il mix età/elevata qualifica (e quindi alti costi aziendali) possa risultare penalizzante.

Per tale motivo il progetto ha già previsto di potenziare ancor di più, tramite la creazione di un vero e proprio sportello, le attività di formazione e accompagnamento.

L’utilità dell’iniziativa è indubbia e, oltre che segnalarla, contiamo di vederla, in tempi brevi, maggiormente diffusa, in maniera capillare, in tutta Italia.

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Imma Di Nardo

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