Per la prima volta dal dopoguerra, secondo le stime della Consulenza statistica attuariale dell’Inail, il numero degli infortuni mortali sul lavoro scende sotto la soglia dei 1200 casi l’anno. I dati sul fenomeno, con 874.866 infortuni e 1.140 casi mortali, restano ancora drammatici, ma rispetto al 2007 si registra una tendenza positiva. Secondo le stime ufficiose riportate dall’istituto previdenziale, gli incidenti sono diminuiti del 4,1% e le morti sul lavoro del 5,6%.
I settori che hanno registrato un sensibile miglioramento sugli infortuni sono l’agricoltura (-7%) e il comparto industria/Servizi (-4,3%). In controtendenza sono invece i dati sul pubblico impiego (+7,4%). Secondo quanto riportato da un comunicato Ansa, il Direttore generale dell’Inail Alberto Cicinelli, nel corso di un convegno sulla sicurezza del lavoro e in riferimento agli incidenti mortali, afferma “pur nella loro gravità e drammaticità, stanno registrando una costante diminuzione”.
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SostieniciI primi segnali positivi che si riscontrano nel contrasto agli incidenti sul lavoro sono il risultato delle politiche integrate tra aziende, sindacati e istituzioni, gli effetti della recente normativa (Testo Unico sulla sicurezza) e non per ultima, la campagna di sensibilizzazione promossa con tenacia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, fin dall’inizio del suo mandato.
Anche se i dati complessivi sono ancora lontani da un’adeguata igiene e sicurezza del lavoro, questi risultati vanno interpretati come stimolo nel seguire con determinazione la strada intrapresa, sul rigore del controllo e della prevenzione.