4 novembre 1918: fine del primo conflitto mondiale. E poi ci lamentiamo che le cose vanno sempre peggio, che “c’è la crisi”, che “non sono più i tempi di una volta”. Meno male! Forse non ci ricordiamo la storia: chiedete ai vostri nonni, o ai vostri genitori. Una volta c’erano le guerre, le crociate, le epidemie (quelle vere, come la peste, altro che ebola!).

E oggi? Oggi, 4 novembre, è la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate e si celebra la fine del primo conflitto mondiale. Il presente è molto meglio di ciò che la maggior parte dei pessimisti comprendono. Certo, abbiamo importanti sfide da affrontare a livello globale, come il terrorismo, la corruzione, la disoccupazione, i cambiamenti climatici. Ogni epoca porta con sé delle sfide da affrontare, qualcosa da migliorare. Ma provate a osservare le cose con questa retrospettiva: se guardiamo solo gli ultimi 20 anni (senza scomodare i nostri nonni) il livello di povertà su scala mondiale, ovvero la percentuale di popolazione che guadagna meno di 1,25 dollari al giorno, è sceso dal 34% registrato nel 1995 ad appena l’11% nel 2015. D’accordo, c’è ancora molto da fare, ma il trend è indubbiamente positivo. Le elezioni di donne a capo di governi e parlamenti nazionali sono aumentate dal 12% al 22% nello stesso periodo (una tendenza destinata a salire). L’impiego di energie rinnovabili è cresciuto esponenzialmente passando dall’1% al 7% (senza includere l’energia idroelettrica) e nel 2025, secondo le previsioni salirà al 19%. Stesso trend positivo per l’accesso all’acqua potabile da parte della popolazione mondiale (nel 1995 il 21% della popolazione non aveva accesso a fonti di acqua potabile, contro il 9% di oggi). La mortalità infantile si è dimezzata, scendendo dal 59% al 30%;l’aspettativa di vita è aumentata da una media di 66 a 71 anni; gli incidenti stradali mortali in Italia sono diminuiti del 50% dal 2001 ad oggi (meglio dell’Europa, che ha registrato una diminuzione “solamente” del 44%).

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Insomma, credo che nessuno sia mai a riuscito ad esprimere il concetto meglio di Howard Beale, telecronista “impazzito” della CBS che in questa clip del film “Quinto Potere” girato nel 1976 ci fa ancora oggi riflettere su una frase fatta come “si stava meglio quando si stava peggio” in modo quanto mai attuale, tanto che la abbiamo adottata come manifesto di BuoneNotizie.it. E allora, godetevi questa clip e… riflettete gente, riflettete!

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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