[:it]Ci risiamo… “L’italia mi fa sempre più schifo”… è questo il commento di Francesca, uno dei tanti che si possono leggere in calce al video con cui Alfio Bardolla​ è costretto a difendersi dalle false accuse mosse da un giornalista dell’Espresso che nei giorni scorsi ha pubblicato un servizio sul noto settimanale senza aver nemmeno interpellato la persona in questione e dunque verificato la correttezza delle sue affermazioni.

“Ecco il video che non avrei mai voluto fare” esordisce l’imprenditore nel suo video, a cui sono seguite due querele a carico dei responsabili, oltre alle dovute segnalazioni alla Consob per manipolazione del mercato avendo condizionato il valore del titolo dell’azienda di Bardolla, la Alfio Bardolla Training Group (ABTG), e una richiesta danni per 12 milioni di euro.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Di nuovo, il giornalismo italiano dà il suo esempio di pressapochismo, superficialità e incompetenza, danneggiando non solo il diretto interessato e i suoi azionisti, ma anche tutti i lettori che continuano a bersi le bufale pubblicate con titoloni strillati al solo scopo di acchiappare qualche click in più e vendere le loro copie, ormai in calo costante da anni, come la credibilità degli stessi giornalisti.

Entrambe sono facce della stessa medaglia: d’altra parte che cosa ci si può aspettare? Trattare i propri lettori come polli a cui dar da mangiare sempre la solita roba è diventata la normalità in un contesto dove, da un lato, l’intero settore dell’editoria rifiuta l’innovazione, necessaria per individuare e sperimentare nuovi modelli di business, e dall’altro, lettori e telespettatori sono ormai stufi di essere presi in giro e cominciano a cambiare canale o addirittura a scegliere di non informarsi più, come chiaramente mostrato da un recente sondaggio del Reuters Institute.

Se è questa l’Italia che viene rappresentata costantemente dai media nostrani, allora ha ragione Francesca: “L’Italia mi fa sempre più schifo”. Oppure dobbiamo fare una rivoluzione culturale. Se sei d’accordo con me rimani sintonizzato su questo sito o iscriviti alla nostra newsletter: a breve ti racconterò cosa bolle in pentola!

E tu come si senti trattato dai media? Come un numero o come una persona che ha il diritto di essere informata correttamente? Fammelo sapere lasciando un commento qui sotto![:]

Condividi su:
Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici