Sei riuscito a rispondere alla mia domanda di ieri?  Ecco una riflessione per guidarti nel ragionamento: sapere che il gattino siamese della nonna Maria è stato salvato dai pompieri non può esserti utile in alcun modo, se non a generarti un temporaneo sentimento di compassione. Così come non ti è utile sapere, con dovizia di particolari, che in provincia di Bergamo è avvenuto l’ennesimo femminicidio, se non a farti provare un sentimento di orrore.

Sai perché ti faccio questo paragone? Perché nessuna delle due notizie rappresenta la normalità: servono solo ad attirare la tua attenzione e a farti provare un’emozione.

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Ciò di cui hai bisogno è sapere come va davvero il mondo, contestualizzando la notizia all’interno di un quadro più ampio. Forse tu mi risponderai: “Eh no, aspetta un attimo: io voglio sapere la verità, anche se è negativa! Io voglio sapere anche che in provincia di Bergamo c’è stato un altro femmicidio!”. 

Bene, sono d’accordo con te. In parte. Ma se ti dicessi che nonostante tutti i femmicidi di cui senti parlare ogni giorno, più volte al giorno, le violenze sulle donne sono in diminuzione. ma sono le denunce ad essere aumentate? Il fatto di sentire così spesso di fatti di cronaca come questo senza poter allargare lo sguardo su un quadro più ampio ci dà una percezione della realtà completamente diversa! Sei d’accordo?

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Silvio Malvolti

Silvio Malvolti

Ho fondato BuoneNotizie.it nel 2001 con il desiderio di ispirare le persone attraverso la visione di un mondo migliore. Nel 2004 ho costituito l'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo, che oggi gestisce questa testata: una sfida vinta e pluripremiata.

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9 Commenti

  • Davide ha detto:

    Grazie per la giusta riflessione!.

  • gabriele ha detto:

    Perfettamente d’accordo con la riflessione!!

  • Wendy ha detto:

    Sono contenta che le donne abbiano preso il coraggio di denunciare molestie e violenze ( che ci sono sempre state ).Sono convinta che una informazione corretta, che guarda al positivo seppur non molto bella stimoli nel lettore un senso di miglioramento,di giustizia e di consapevolezza.Diventa una notizia che EDUCA invece di stimolare rabbia o altri sentimenti destabilizzanti.Un bravo e consapevole giornalista quando scrive dovrebbe pensare e chiedersi :Ok ora descrivo questa notizia ( bella o brutta )ma cosa VOGLIO FAR ACCADERE alla persona che andrà a leggere l’articolo? Come voglio che si senta ? Il mio modo di scrivere le migliorerà questa giornata ? ….TUTTO QUA ….
    Wendy

  • Manuela Alboreto ha detto:

    Si’, Sicuramente 1) notizia e’ sempre notizia ‘bella/brutta
    2) articolo che lascia spazio alla riflessione/ evitando giudizio
    3) imparare e insegnare attraverso un VOSTRO articolo ==> Grazie

  • Maurizio ha detto:

    Ciao Silvio, hai perfettamente ragione nella tua riflessione, io credo che le notizie non debbano solo attirare la tua attenzione ed essere pilotate verso il sensazionalismo a tutti i costi. spesso ci vengono date notizie per come la percepisce chi scrive l’articolo, o per attirare l’attenzione esasperando la situazione o altri metodi poco corretti, che spesso mi portano a considerare il giornalismo e le notizie, specie quelle in tv come strumento per pilotarci in un pensiero, in un atteggiamento, in considerazioni spesso sbagliate proprio perché mancano tutti gli elementi, e spesso si dicono cose non vere.
    Le “Buone notizie” sono indispensabili, a mio avviso, perché rincuorano i nostri cuori nella speranza che non tutto è perduto o sta andando a rotoli. Riscoprire l’umanità delle persone, che spesso hanno buoni propositi ma temono a scoprire le loro carte, è importante. Riequilibrare le nostre coscienze per farci vivere un quotidiano rapporto con gli altri è essenziale.
    Nella nostra Italia, ma anche in giro per il mondo, per fortuna non ci sono solo guerre, incendi, speculazione, e pessimismo dei mercati, ma c’è tanta gente buona che fa cose meravigliose, che si adopera per il bene comune, che ama e rispetta gli animali, ecc… quelle sono le notizie di cui avremmo più bisogno per scoprire che c’è anche del buono in noi e negli altri… magari così trovare lo spunto per metterci in discussione e magari agire per il bene nostro e degli altri.
    Maurizio

  • Vittorio ha detto:

    concordo pienamente! “Puntare la Luna con il dito” e “soffermarsi a guardare il dito” restringe in campo visivo e riduce la possibilità di un’analisi più ampia.

  • roberta croatti ha detto:

    io credo che certe notizie non debbano essere proprio date perchè alimentano la curiosità morbosa di certe persone e fanno nascere in soggetti con problematiche psichiatriche l’intenzione di emulare.
    Ad esempio se compare una notizia di qualcuno che si è buttato sotto il treno, sicuramente a distanza di poco capita di nuovo e poi di nuovo ancora. Così come il fenomeno dei sassi dal cavalcavia. Adesso è la volta dei femminicidi. Ci sono molte persone squilibrate a questo mondo !
    Buona la notizia dell’aumento delle denunce ma siamo lontanissimi dalla soluzione del problema.
    I giornalisti della peggior specie campano su queste macabre notizie. Sono pericolosi e non gli importa. Che miseria !

  • savio ha detto:

    Condivido il pensiero di “nutrirsi” di notizie oggettive basate principalmente sui dati e non sulle emozioni provocate dalle informazioni diffuse dai mezzi di informazione di massa che, notoriamente, cercano volutamente di causare reazioni morbose e parossistiche negli utilizzatori/consumatori.

  • Mauri ha detto:

    Ciao Silvio, la risposta l’hai quasi dettata tu con le riflessioni “allegate”.
    Penso che l’utilità della notizia sia quella di informare di cosa succeda nel mondo, possibilmente contestualizzando, per poter farsi un’idea ed eventualmente esprimere un proprio giudizio(non indispensabile).
    L utilizzo della notizia invece penso che sia quello di indurre emozioni nelle persone con lo scopo di indirizzare l’opinione pubblica.
    Grazie per l’ottimo spunto di riflessione, cercherò di coinvolgere anche i miei figli. Ciao a tutti