Mauro Bernardi, 36 anni, residente ad Albino (provincia di Bergamo), non riesce a trattenere le lacrime: il suo diploma di maestro di sci è valido a tutti gli effetti e può finalmente esercitare la professione, nonostante la paraplegia. Mauro ha coltivato questo sogno per anni ed ora, finalmente, è diventato realtà.

“E’ il compimento di un sogno che avevo fin da bambino”, ha detto emozionato, “ma era rimasto chiuso in un cassetto, prima perché era troppo costoso, poi per via dell’incidente che ha cambiato la mia vita”. Mauro, paraplegico dal 2005 a causa di un grave incidente stradale, non si è mai dato per vinto: “È stato un momento catastrofico”, ha raccontato, “c’era la fisioterapia, avevo il mutuo da pagare e non potevo più lavorare. Per fortuna, accanto a me c’era mia moglie Claudia”.

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Mauro è riuscito a riprendere in mano la propria vita, prima a livello lavorativo – attraverso un’attività di commercio di materiali e dispositivi per l’autonomia dei diversamente abili – e poi a livello sportivo. La svolta decisiva avviene quando partecipa ad un corso di sci organizzato dall’Inail, in cui prova, per la prima volta, il “monosci”. “Era indirizzato a disabili da infortuni sul lavoro. Ho ritrovato la mia grande passione. Era il 2007 e ho conosciuto Stefano Berlinghieri, maestro di sci e istruttore dell’Accademia di San Marino, il primo a dirmi: perché non ci provi?”.

Detto, fatto. A San Marino, Mauro si iscrive un corso di formazione per maestri di sci e dopo anni di impegno e sacrifici, lo scorso giugno, arriva il tanto atteso diploma. Durante il corso, Mauro sperimenta anche un nuovo modo di insegnare lo sci, che lui stesso chiama “a zero cadute, perché per uno sciatore con disabilità la preoccupazione più grande è quella di farsi male e compromettere ulteriormente, solo per una giornata di sport, la propria quotidianità”.

Poi la “doccia fredda”: il diploma vale nella Repubblica di San Marino, ma non in Lombardia, regione in cui Mauro risiede e dove intende esercitare la professione. Un Regolamento regionale del 2004, infatti, richiede specifiche certificazioni sanitarie che, di fatto, escludono i disabili dall’abilitazione professionale all’insegnamento dello sci. Ma di arrendersi non se ne parla proprio. Grazie anche all’interessamento di Lara Magoni – campionessa del mondo di slalom speciale, oggi consigliere regionale – in Lombardia viene presentata una mozione per adeguare il Regolamento regionale al Decreto del Fare regionale.

Mauro3“Con il Decreto del Fare di giugno”, spiega Lara Magoni (nella foto a lato, con Mauro), “il governo ha eliminato il requisito della certificazione di sana e robusta costituzione, che impediva ai disabili di accedere alla carriera di maestro di sci. Ora possiamo chiedere la voltura del diploma di Mauro. Sarà il primo caso in Italia, forse anche d’Europa. Da sportiva, per me è una gioia immensa, perché io stessa mi sono resa conto dei limiti che ha un normodotato nell’insegnare a un disabile”.

Quando il Consiglio Regionale della Lombardia approva la mozione, Mauro è presente e scoppia in lacrime: “Il mio sogno è quello di lavorare nelle nostre valli. È qui che a otto anni mi portava mio papà a sciare ed è dove venivo con mia moglie per la settimana bianca. A ottobre diventerò anche docente di chi vuole diventare maestro di sci per i diversamente abili. Ora potrò insegnare e formare altri maestri con disabilità”.

E conclude: “Non sarò solo; c’è già un ragazzo che sta seguendo il mio percorso e molti altri che, dopo questa vittoria, prenderanno coraggio. Dirò loro che lo sport è vita. E di guardare sempre a quello che hanno, non a quello che gli è stato tolto”.

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